Parte prima - only fantasy

Cathy
10
Una visita
La mamma dormiva ancora accanto a me quando le prime luci del
giorno rischiararono la penombra. Sentivo sul collo il suo respiro regolare.
Era tremendamente bella, sembrava una bambina. Rimasi a
guardarla: era una donna coraggiosa, ma sul suo viso si leggeva il
tormento degli errori e delle scelte troppo difficili che aveva dovuto
fare.
Mi alzai cercando di non svegliarla, e mi vestii in fretta, senza fare
rumore. Poi sgattaiolai fuori, come al solito in anticipo. Engel non
c’era ancora. Mi sedetti sulla panchina in giardino e rimasi ad aspettarla;
dopo quasi mezz’ora decisi di incamminarmi, o avrei fatto tardi.
Ma quando arrivai a scuola, vidi che la sua auto non era in cortile.
Mi trascinai svogliatamente verso l’aula, rasentando come al solito il
muro dei corridoi per passare inosservata, e chiedendomi dove fosse
finita. Avevo paura che tra di noi le cose potessero cambiare.
Fui presa alla sprovvista quando sentii una mano posarsi sulla mia
spalla.
Mi voltai sorpresa e vidi il volto serafico di Jonathan.
«Ciao, signorina De Giacomo!»
«E dai, chiamami Cathy», gli dissi con un sorriso.
«Stamattina sei sola?»
Capii subito che alludeva a Engel e così mi limitai ad annuire.
Lui si offrì di accompagnarmi in classe. Quando finalmente fummo
alla porta della mia aula, si fermò per guardarmi dritto negli occhi.
«Allora, che ne dici se dopo la scuola ti do uno strappo a casa?»
Guardai da un’altra parte, mentre mi rigiravo i pollici come