Parte prima - only fantasy

scatto con aria interrogativa. La stessa espressione era dipinta sul
volto dei due fratelli.
«Se non ti dispiace... vorrei tornare a casa con te», continuai. Poi,
mi rivolsi ai Von Schaden: «Sempre se a voi va bene...»
I tre annuirono e così, senza aggiungere altro, mi infilai nella
macchina di Engel.
Durante il viaggio verso casa non dissi una parola. A parlare, infatti,
era solo Engel. Non la smetteva più, come se anche la minima
pausa le creasse disagio.
Quando fermò la macchina sotto casa mia, appoggiò un braccio
dietro il mio sedile e mi guardò negli occhi.
«Allora? Hai deciso da che parte stare?» mi chiese senza mezzi
termini.
«Cosa vuoi dire?» le domandai, confusa.
«Tristan o Konstantin?» fece lei ammiccando. Poi, notando che
non accennavo a rispondere continuò: «Andiamo... non dire che non
te ne sei accorta. Quei due stanno facendo la guerra per te...»
«Tu non sai quello che dici», ribattei spostando lo sguardo fuori
dal finestrino.
«Può darsi. Però io, dovendo scegliere... sceglierei Tristan. Lui è
capace di amare e sembra tenerci molto a te. Konstantin, invece...
be’, Konstantin è Konstantin.»
Una strana scintilla attraversò i suoi occhi mentre ripeteva quel
nome. Decisi di non dare peso alla cosa e le schioccai un bacio sulla
guancia.
«Sei stata gentile ad accompagnarmi», dissi. «Oggi è sabato...
niente scuola. Hai in programma qualcosa per stasera?» le chiesi senza
pensarci.
Engel parve rifletterci su. «Be’, è tanto che volevo organizzare un
pigiama party a casa mia, e Konstantin e Tristan sono liberi stasera, a
quanto ne so. Potrebbe essere un’idea... Sono certa che a loro farebbe
piacere se ci fossi anche tu.»
«Be’, perché no? Ci sto!»
«Allora a stasera. Alle nove, puntuale», concluse la mia amica.