Parte prima - only fantasy

se perfetta. I miei innumerevoli piercing all’orecchio scintillavano
sotto i codini e la ciocca viola spiccava perché l’avevo lasciata cadere
di lato.
Una volta pronta, uscii dal bagno e rientrai disinvolta in camera.
Engel mi guardò con meraviglia e infine mi lanciò un sorriso di
approvazione.
«Sei troppo carina!»
«Dici sul serio?» chiesi dubbiosa.
«Certo! Così ti noteranno di sicuro, anche se sei in quarantesima
fila... Ma che dico? Ti avrebbero notata comunque dato che tra cinque
minuti vengono a prenderci!»
«Cinque minuti?» Provai una piccola fitta allo stomaco. La sentivo
ogni volta che ero emozionata e, ultimamente, mi accadeva spesso.
«Rilassati, Cathy», disse Engel. «Sei perfetta... e se fossi un uomo
mi innamorerei di te seduta stante!» concluse decisa.
«Certo, come no! Tu mi prendi in giro!»
«E tu ti sottovaluti.»
Il campanello squillò due volte, con impazienza. Trassi un lungo
respiro e presi la mia amica per mano, scendendo le scale con le dita
tremanti intrecciate nelle sue.
Mentre entravamo nella limousine messa a disposizione dallo studio
di produzione, Tristan disse: «Albert, Derek... voi ricordate Cathy,
non è vero? Cathy, lui è Hagen Meyer, il nostro manager».
Hagen e Albert fecero un cenno di saluto e Derek esclamò: «Oh,
certo! La ragazza che sviene facilmente!»
Abbassai lo sguardo e mi sentii avvampare. Feci in tempo a vedere
Tristan che lanciava a Derek uno sguardo omicida e sorrisi sotto i
baffi. Konstantin era seduto in silenzio accanto a me, con un’aria cupa,
e non diceva una parola. Guardava fuori dal finestrino la pioggia
che aveva cominciato a cadere, e sembrava perso in un altro mondo.
Mi sporsi di lato e gli sussurrai all’orecchio: «Che hai?»
«Nulla», mi rispose senza guardarmi.
Il viaggio proseguì tranquillo finché arrivammo nelle vicinanze
dello stadio, e già da lontano vedemmo la fila impressionante di fan