Parte prima - only fantasy

ghigno.
«Cathy!» esclamò Tristan. Gettò via la sigaretta e venne verso di
me. Mi rifugiai nel suo abbraccio e gli diedi un piccolo morso sul
collo.
«Ahi!» esclamò ridendo piano. «Che c’è?»
«Te lo meriti! Mi hai affibbiato la patata bollente, eh?» sussurrai,
scherzando ma non troppo. «Mi hai fatto dire a Engel la verità e te ne
sei lavato le mani! Sei un vigliacco come tutti gli uomini!» continuai
a bassissima voce, ben sapendo che Konstantin, Engel e Andreas
avrebbero sentito ugualmente. Tristan lanciò uno sguardo prima a
suo fratello e poi alla nostra amica.
«Come l’ha presa?» mi chiese senza smettere di guardarla.
«Oh, molto bene. Lo sapeva già... e inoltre ha detto che se ci saranno
complicazioni non esiterà a uccidermi.»
Vidi Konstantin soffocare una risata mentre Tristan, senza staccare
gli occhi da Engel, emise un ringhio in una tonalità talmente bassa
che se non gli fossi stata vicinissima non avrei sentito niente. Lei
mormorò qualcosa di incomprensibile e Konstantin rise un’altra volta.
«Ragazzi, cinque minuti!» fece capolino Hans per avvisarli. Immediatamente
percepii la tensione salire nella stanza.
«Che emozione... L’ultimo concerto», mormorò Tristan.
«Andrà bene, come sempre», lo incoraggiai con il migliore dei
sorrisi.
Tristan mi baciò e uscì precedendo gli altri.
Konstantin sbuffò e si alzò di malavoglia dal divano. Lanciò a
Engel uno sguardo indecifrabile e lei voltò la faccia senza dargli soddisfazione.
Poi imbracciò la chitarra e mi venne incontro. Si sporse
un po’ e avvicinò la bocca al mio orecchio. Sentii il mio cuore accelerare.
«Le ho detto che se vuole farti del male deve vedersela prima con
me.»
«Ma... ma quando gliel’hai detto?» gli chiesi sorpresa. Non li avevo
visti parlare.
«Prima», disse alzando il sopracciglio destro.
«Prima... quando?»