Parte prima - only fantasy

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cioli verso la luce, guidò la mia mano e la pose in quella di Mohdi. Un potere a cui non riuscivo a sottrarmi s’impossessò dei miei muscoli, delle mie ossa e della mia volontà. Mi ero arresa definitivamente. Fu come nascere per la seconda volta. Quello strano vecchio dai tratti nordici mi guardò piegando la testa di lato e fece un profondo inchino. «È il nostro modo di onorare le promesse», mi spiegò. Sorrisi. «E adesso cominciamo la preparazione, Catherine. Prima di tutto, dovrai parlare con i tuoi amici vampiri. A loro ovviamente la cosa non andrà a genio. Si ribelleranno, cercheranno di portarti dalla loro parte. Forse diventeranno violenti. Dovrai stare molto attenta. Ti do una settimana di tempo per parlargli. Poi ci rivedremo qui, alla stessa ora di oggi.» Si sporse di poco e afferrò un oggetto metallico dalla mensola. «Prendi questa. È una bussola, ti aiuterà a non perderti.» Feci come mi disse e mi alzai. La porta si aprì, mossa da una folata di vento, e uscii da quella casetta dove si era compiuto il mio destino. Guardai la bussola e mi resi conto che una forza superiore, non certo quella delle mie gambe, mi guidava. In meno di dieci minuti uscii dalla radura e poi dal bosco e mi ritrovai in strada. Guardai lo strano oggetto magico che avevo in mano. Non potevo ancora credere a ciò che era accaduto. Un terrore puro, che non avevo mai provato in vita mia, si fece strada dentro di me. Stavo forse impazzendo? Avevo sognato tutto? Avevo davvero detto a quell’uomo che sarei diventata una Predestinata? Avevo davvero accettato di fare... di essere una cosa simile? Mi stavo distaccando a tal punto dall’unico mondo che avevo sempre conosciuto? Dal mondo... reale? Arrivata a casa, schivai abilmente la mamma e mi precipitai al piano di sopra. Nonostante il sole stesse tramontando, lui era già lì. Si teneva la testa fra le mani e non l’alzò nemmeno quando entrai. «E adesso cosa dirò ai miei amici?» mi chiese alzando finalmente lo sguardo. «Mi dispiace, Andreas...» mormorai.
«Dove sei stata tutto questo tempo? Ti ho cercata ovunque!» si lamentò. «Lo so... Sono... insomma... Preferisco parlarne <strong>prima</strong> con Tristan...» spiegai. «Capisco. Ti prego, la prossima volta avvisami. Non rispondevi al telefono, sono stato costretto a uscire alla luce del sole...» «E cosa succede esattamente se un vampiro esce alla luce del sole?» domandai. Non so perché ma anche il minimo dettaglio su queste creature mi incuriosiva da matti. «La luce del sole può ucciderci, non l’hai mai letto nei tuoi libri? Io non sono mezzosangue come i tuoi amichetti...» grugnì. «Credevo fossero i tuoi amichetti!» replicai sorridendo. Gli presi la mano e gli accarezzai il viso. «Scusa ancora. Mi dispiace che tu abbia messo in pericolo la tua vita per me.» Andreas mi guardò di sbieco e mi prese in braccio. Mi mise a letto e, dopo avermi dato un bacio sulla fronte, cominciò a canticchiare una dolce ninna nanna.
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CLAUDIA PALUMBO DAMNED Proprietà L
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32 Tutti insieme ..................
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Le canzoni non ti tradiscono. LIGAB
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Parte prima Udii una voce urlare da
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dell’aereo, e grosse gocce scivol
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cominciare il nuovo anno scolastico
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Konstantin era là fuori, con un’
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Cathy All’interno, la casa era es
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«No, direi proprio di no... Io non
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Cathy 3 Ho solo te Quella notte, na
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esponsabile e affidabile dei due. E
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Tristan 4 Istinto Come un bambino c
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che dice tuo padre? Be’, digli ch
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Playstation. Derek ogni tanto tenta
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noiose della mia vita erano finite
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all’ingresso. «Mi scusi, sa dov
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sca entrava nell’aula, ponendo fi
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preparato la sera precedente e una
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I Damned. Il nostro mitico gruppo.
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mi sentivo: una ragazza scontata e
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Tristan Il giubbotto di pelle nera
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Cathy 8 La festa «No, ti ho detto
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sei sempre tu, Cathy, anche con un
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Balbettai un lento e insicuro: «S
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neva anche a me. «Sì, Konstantin.
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Cathy Quella notte fece piuttosto f
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un’idiota. «Uhm...va bene, grazi
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Mi alzai di scatto. Non riuscivo a
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In meno di dieci minuti ero a casa.
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Non era una domanda. Le presi il co
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con franchezza. Sorrise, come per m
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ducente occhiata dallo specchietto,
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sperava in un sì. «No. Vorrei pri
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«Dipende da che cosa...» «Be’.
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«No, Konstantin. Ho da fare, scusa
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Tristan 13 Non ti giudico Quando ap
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«Hai fame, Konstantin?» mi chiese
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«Be’, c’è contatto e contatto
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secondi prima non c’era nulla, er
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nabile desiderio di farmi felice. S
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Cathy 15 Gelosia Il vento sollevava
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Konstantin La stanza era illuminata
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Tristan 16 Vicina come non era mai
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correndo veloce, nella speranza di
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Non gli risposi e gli feci strada v
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Tristan 17 Molto fortunata Il sole
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Cathy La mia stanza era un vero dis
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vero, tutte le donne del mondo arri
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farsi vedere con me. A quel pensier
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Konstantin 18 Profumo Usciti dalla
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e», risposi pungente. Konstantin s
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dopo dovrò riaccompagnarti a casa.
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Cathy mi abbracciò forte, questa v
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e mi porse una caraffa piena di lat
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Konstantin Finii di lavarmi i denti
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sera. «Non avevi detto che non ven
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inquietante. «I miei non ci sono..
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domandò: «Konstantin, quanto temp
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fredda e pacata. Pochi istanti dopo
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Ci sono le fette biscottate e dei c
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«Oh, ti prego, chiamami Anneliese,
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somma, siamo rimasti svegli fino al
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se perfetta. I miei innumerevoli pi
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Mi accorsi che i secondi passavano
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A un tratto mi tornò alla mente l
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lunque pulsione dentro di sé, come
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«Ciao», risposi mentre addentavo
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«Cosa devo farci?» «Mettilo, se
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«Ma no, non ti preoccupare, Cathy.
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Cathy 24 Io non ho paura Avevo impr
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Quella parola era stampata nella mi
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«Già... è una vampira anche lei.
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impaurita sembrava affascinata. Dop
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Parte seconda L’uomo più fortuna
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ce, se sono nati vampiri, cioè se
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la vicinanza non si sarebbe potuta
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la sua vittima. Mio fratello scalci
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Konstantin 26 Per sempre Cominciai
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un’umana. Noi siamo immortali. Ho
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«Hai parlato con Konstantin?» «S
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Cathy 27 Perdere il senno Per la pr
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Non posso mica volere tutto dalla v
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eh?» «Sì, ieri notte è stato da
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Cathy 28 Non è colpa tua Mi sedett
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«Tristan Von Schaden!» lo interru
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casa il proprio gemello sputandogli
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«No, se tu non me l’avessi detto
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«Tu ed Engel... Ma io... credevo c
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in realtà, ha sempre fatto e detto
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to, era fin troppo affollato. «No.
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Cathy Scesi al piano terra e mi pre
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«Quando?» mi chiese cadendo dalle
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Page 220 and 221: averla lasciata chiusa! Sorrisi e a
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Page 234 and 235: Non l’ascoltavo più. La testa av
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Page 244 and 245: ghigno. «Cathy!» esclamò Tristan
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Page 248 and 249: occhi. Cercai di scorgere Tristan a
Page 250 and 251: corto lui della traccia. Senza rend
Page 252 and 253: Gli sorrisi debolmente e, sentendom
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Page 258 and 259: gliarla, e la presi in braccio. Cos
Page 260 and 261: tua razza. E levati dai piedi. Se n
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Page 264 and 265: lei per tutta la notte. Io, invece,
Page 266 and 267: tin, per favore.» Lui mi rispose c
Page 268 and 269: mia domanda, e guardandomi fisso ne
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Page 272 and 273: sogni tormentati. Il quarto giorno,
Page 274 and 275: domi di malavoglia dalle sue mani.
Page 276 and 277: Glielo dovevo. E lo dovevo anche a
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Page 280 and 281: dalla neve. L’aria natalizia comi
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«Okay, okay. Be’, complimenti. T
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Lo guardai con gli occhi a fessura.
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«Questo è per te», disse prenden
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ò, non si perse d’animo e mi rin
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a che se avessimo fatto un giorno l
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«E così quello è il tuo ragazzo.
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Tristan 49 New Year Engel mi venne
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surrò all’orecchio: «Il nostro
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Konstantin sorrise con orgoglio. «
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ne?» mi domandò sarcastica. «Kon
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to e si sdraiò vicino a me. Chiusi
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«Da quando bussi per entrare in ca
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Tristan 51 Un attacco fortunato Cam
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Camille mi si avvicinò e mi toccò
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ile, distesa nella posizione in cui
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«Mi dispiace», gli dissi. Lui sco
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«Oh, Konstantin...» mormorai. «B
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ettai senza sapere bene perché. Fo
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«Ma non è così! Con Engel non è
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dendo non appena mi fermai davanti
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«Cosa vuoi da me, Jon? Perché sei
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Un po’ di pressione bassa, forse
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va ancora parlando al telefono con
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ed Engel. «Pensavo ti fossi trovat
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«Ti... amo...» ansimò sospirando
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Interruppi Konstantin prendendolo p
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Una ragazza dai lunghi capelli dora
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forse c’è sempre stato lui.» So
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stere alla tua prodigiosa morte, qu
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Uguali anche in questo, noi. Scossi
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Cathy 56 Un nuovo arrivo Quel giorn
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caratteristiche ben precise. Mohdi
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perché in quel momento pensai a Tr
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Konstantin 57 Quando tutto sarà fi
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i miei pensieri. «Ogni tuo odore,
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Konstantin 58 L’attacco L’aria
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delle sagome scure apparvero sulla
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incamerare aria, ma non avevo il te
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Konstantin 59 Vivi per me Mi girai
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«Maledetti orsi», commentò in to
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po decapitato era ancora parato su
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Cathy Epilogo Il nostro bambino nac
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ene, e in parte faceva ancora male.
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e la buona pubblicità! Per avermi
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