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Parte prima - only fantasy

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vivi. Ora sì che eravamo in svantaggio. Con la coda dell’occhio vidi<br />

Catherine. Aveva appena steso due orsi in un colpo solo: era soddisfatta.<br />

Sembrava quasi che per lei fosse più facile abbattere gli orsi<br />

piuttosto che i vampiri. Me ne compiacqui. Sarebbe stata una vampira<br />

perfetta, se non fosse stata una Predestinata.<br />

Questo pensiero mi fece sorridere. E, stremato dalla battaglia, in<br />

un ultimo e disperato guizzo di energia, con un impeto di odio antico,<br />

affondai i canini nel collo caldo e puzzolente di Shot. L’orso gemette<br />

e cadde a terra, mentre un violento fiotto di sangue impregnava di<br />

rosso il suo pelo bruno. La vista di quel sangue mi diede ancora più<br />

forza, così continuai a dilaniarlo con la ferocia con cui quello stesso<br />

orso, secoli addietro, aveva ammazzato mio padre. Engel mi guardò<br />

con orgoglio. Questa volta non avevo avuto bisogno del suo aiuto per<br />

compiere la mia vendetta.<br />

Tristan<br />

Ce l’aveva fatta. Konstantin aveva ucciso l’orso. Mio fratello aveva<br />

vendicato nostro padre, sbranato senza pietà molti anni addietro<br />

da quelle fauci immonde. Lo guardai emozionato: ero fiero di lui. Poi<br />

vidi Cathy, a pochi passi da noi. Era scossa dai tremiti, e le sue spalle<br />

sussultavano nella fatica di respirare. Potevo sentire il battito del suo<br />

cuore; sembrava un martello.<br />

Si avvicinò a Konstantin con uno sguardo che riaccese immediatamente<br />

in me quel sentimento intenso e doloroso chiamato gelosia.<br />

Poi posò le labbra sul suo viso, raccogliendovi una lacrima, mentre<br />

mio fratello affondava un ultimo calcio nel ventre dell’orso ormai<br />

straziato.<br />

Ma non ero il solo a osservare quella scena. Un altro orso, enorme,<br />

ci stava fissando in silenzio. Poi, con un ringhio sordo, mi piombò<br />

addosso. Lanciai un urlo di stupore e chiamai a raccolta tutte le<br />

mie forze per difendermi, quando mi accorsi che un rivolo di sangue<br />

scendeva lentamente dalla nuca dell’animale: io ero certo di non<br />

averlo nemmeno toccato. L’orso si accasciò a terra e dietro la sua sagoma<br />

nera apparve Engel che stringeva fra le mani una falce lucente.

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