Parte prima - only fantasy

mano sotto il tavolo, mi chiese maliziosa: «Ti va di accompagnarmi
in un posto?»
Certo che mi andava. Salutammo tutti e un istante dopo eravamo
già fuori casa.
Cathy
Il vento freddo mi pungeva il viso mentre percepivo il contatto
con il corpo di Konstantin. Ero sulle sue spalle, nel cielo della Germania.
Lui era rimasto un po’ deluso quando gli avevo detto qual era
il posto dove volevo andare, ma alla fine aveva acconsentito. Avevo
salutato tutti, specialmente mio padre, che sarebbe partito l’indomani
molto presto. La sua presenza mi aveva resa felice, e ora mi faceva
male vederlo andare via.
Io e Konstantin arrivammo in un tempo che mi sembrò brevissimo
e lunghissimo insieme. Quando scesi dalle sue spalle, un brivido mi
percorse la schiena.
«Hai freddo?» mi domandò preoccupato.
Sorrisi. «Vedi, siamo una coppia strana, io e te. Se anche avessi
freddo, non potrei risponderti: sì, amore, riscaldami un po’...»
Konstantin ricambiò il mio sorriso e mi venne più vicino. «Mi
chiameresti ‘amore’ se fossi un po’... più caldo?»
Sapevo dove voleva arrivare e così mi distaccai dal suo abbraccio.
«Lo sai che oggi è una settimana che stiamo insieme?»
«Certo che lo so», disse sfiorandomi il collo con le labbra. Ebbi
un fremito, e lui parve accorgersene, perché lo sentii sorridere. Avvertivo
il suo fiato lì dove pendeva la catenina con la C tempestata di
piccoli brillanti.
Konstantin mi baciò il collo lentamente scendendo con la lingua
fino al mio petto scoperto. Quando incontrò l’ostacolo della mia maglia,
risalì fino a baciarmi il lobo di un orecchio. Il suo respiro gelido
mi provocava incredibili brividi di piacere. Dopo un po’ si staccò, e
mi guardò soddisfatto.
«Sbaglio o non hai trattenuto il fiato, questa volta?» chiesi speranzosa,
completamente inebriata da quella girandola di sensazioni.