Parte prima - only fantasy

«Oh, Konstantin...» mormorai.
«Bene... allora... anche se la situazione non è delle più romantiche...
il fatto è che...» piegò la testa di lato regalandomi il suo sorriso
più bello. Lo incoraggiai accarezzandogli il viso con il braccio sano.
«Ti amo», mi disse infine guardandomi serio negli occhi. «Ti
amo, ti amo, ti amo, ti amo. E potrei ripeterlo all’infinito, adesso.»
Mi sentii scoppiare dalla felicità e lo attirai verso di me
sull’enorme letto. «Anch’io, Konstantin. Anch’io ti amo. Anch’io»,
sussurrai baciandolo con passione.
Konstantin mi strinse forte a sé, attento a non farmi male al braccio.
Lo guardai alzando un sopracciglio, e lui mi sorrise complice: era
forse pronto?
Un panico misto a desiderio cominciò ad assalirmi mentre lo sentivo
baciarmi il mento e poi scendere lungo il collo. Sospirai forte
sentendo le sue mani accarezzare il mio corpo e le sue labbra solleticarmi
il viso. Mi spogliò piano, con gesti lenti e dolci, mentre io tentavo
in qualche modo di aiutarlo, senza riuscirci per via del braccio.
Lo vidi sorridere della mia difficoltà e poi lo sentii respirare più forte
quando, con forza e dolcezza, fu dentro di me. Mi guardò con occhi
lucidi, pieni di un amore che, io lo sapevo, non aveva mai dato a nessuna.
Era vero: eravamo fatti l’uno per l’altra. Il famoso «incastro
perfetto» che formavano i nostri corpi mi permetteva di amarlo come
non avevo mai amato nessuno.
Passammo delle ore meravigliose. Per la prima volta Konstantin
non aveva più paura di se stesso. Non aveva più paura per me. Sapeva
di riuscire a fermarsi quando intuiva che avrebbe potuto farmi male.
Un bacio perfetto, nuovo, mise fine alla nostra notte d’amore
quando, stanchi e felici, ci addormentammo l’uno nelle braccia
dell’altra, aspettando l’alba che ci avrebbe sorpresi finalmente insieme.