Parte prima - only fantasy

ò, non si perse d’animo e mi rincorse nella neve fresca, facendomi
nuovamente prigioniera tra le sue braccia.
E così le nostre bocche si ritrovarono unite ancora una volta, in
balìa l’una dell’altra. Poi dissi a Konstantin: «Andiamo a casa. Mio
padre sarà già arrivato».
«Mi faranno l’interrogatorio, eh?» L’invito a casa mia lo turbava,
glielo si leggeva in faccia. «L’hai detto a tua madre?»
«No», ammisi ridendo. «Non ancora, lei pensa sempre che stia
con Tristan!» Pronunciare quel nome mi procurò uno strano bruciore
all’altezza della gola. «Ma non devi preoccuparti di lei. Invece, a mio
padre, ho solo detto di avere un ragazzo, ma non gli ho mai rivelato il
suo nome...»
«Allora? Posso sapere cosa ci fa Konstantin, qui? Dov’è Tristan?»
Mia madre farfugliava mentre tagliava il pane con la veemenza di un
serial killer.
«Ehm... mamma, posa il coltello, mi fai paura.»
«Non cambiare discorso, Catherine! Dimmi la verità, non ci sto
capendo nulla...»
«Tristan e io non stiamo più insieme», le confessai tutto di un fiato.
«Mi sto vedendo con Konstantin, adesso.»
Mia madre mi guardò allibita.
«Mamma, io... ora sto bene. Ho sofferto tanto quando Tristan se
n’è andato. Adesso, però, sto cercando di farmene una ragione. E... di
andare avanti. Ti prego, non rovinare tutto. Tra poco arriverà papà e
non voglio che ci sia un’atmosfera pesante.»
«D’accordo», disse rassegnata. «Ma dopo io e te dobbiamo parlare.»
Annuii e presi il cestino del pane dalla credenza. Aprii la porta
della cucina e mi diressi in salotto. Konstantin stava sfidando Joel alla
Wii. Quando entrai si voltò verso di me, lasciando vincere il mio
fratellino.
«Allora? Come l’ha presa?» mi chiese ansioso.
«Ti avevo detto che la mamma non è un problema. L’ha presa...
così così, ma a me non interessa il suo parere, lei ha fatto molto di
peggio. Quello che per me è importante è il giudizio di papà», spie-