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Parte prima - only fantasy

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ed Engel.<br />

«Pensavo ti fossi trovata bene, qui», disse la mamma piangendo.<br />

«Ti sei sbagliata. Ho bisogno di papà, non posso stare lontana da<br />

lui.» Chiusi la valigia e la trascinai per le scale mentre lei implorava:<br />

«Non te ne andare, Catherine! Ti prego!»<br />

Scossi la testa e salii nella macchina di Matt. Lui accese il motore<br />

e io mandai un bacio <strong>prima</strong> a Joel e poi a mia madre. «Mi mancherete»,<br />

mormorai cercando di inghiottire le lacrime. Premetti la testa sul<br />

finestrino. Non potevo crederci: stavo davvero lasciando Madenburg.<br />

Stavo davvero lasciando Konstantin. A un tratto non riuscii più a<br />

trattenermi e mi misi a singhiozzare. Matt mi guardò di sbieco. «Non<br />

capisco perché parti se non lo vuoi», commentò serio.<br />

«Io lo voglio», balbettai.<br />

«Certo, come no.»<br />

Lasciai cadere il discorso fino a quando non arrivammo<br />

all’aeroporto di Berlino. Salutai Matt, poi mi avviai verso il check-in.<br />

In volo, continuai a piangere finché non mi addormentai.<br />

La voce del pilota che annunciava l’arrivo a Napoli mi svegliò di<br />

soprassalto. Aprii gli occhi e lì per lì non credetti a ciò che vidi al<br />

mio fianco.<br />

«Credevi davvero che ti avrei lasciato andare via così?» Konstantin<br />

era seduto nel posto accanto a me e mi guardava con uno strano<br />

sorriso dipinto sul volto.<br />

«Tu?...»<br />

«Tua madre mi ha detto dove stavi andando così ti ho raggiunto.<br />

Nessuno si è accorto di me. Nessuno sospetta che alla partenza il mio<br />

nome non fosse sulla lista dei passeggeri», disse appoggiando la<br />

schiena contro il sedile. «C’è stata una perturbazione molto forte, ma<br />

non te ne sei accorta. Dormivi come un ghiro!» aggiunse ridendo.<br />

«Cosa... stai dicendo, Konstantin? Tu non sai perché sono partita»,<br />

replicai sconvolta. Lui slacciò la cintura di sicurezza e si alzò.<br />

Prese il mio bagaglio a mano e mi precedette scendendo dall’aereo.<br />

Mio padre era al gate ad aspettarmi. Quando vide che ero in compagnia,<br />

cambiò espressione.<br />

«Konstantin!» esclamò, tentando di nascondere il suo disappunto.<br />

«Signor Franz!»

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