del fascicolo - Cedam
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RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE<br />
li ha posti in essere e non più soltanto degli Stati in nome dei quali costui ha agito<br />
(5). Dalla sentenza n. 5044 <strong>del</strong> 2004 non emerge però una distinzione tra il<br />
concetto di « crimine internazionale <strong>del</strong>l’individuo » e il concetto di « crimine<br />
internazionale <strong>del</strong>lo Stato » né viene indicata quale sia l’effettiva incidenza dei<br />
dati normativi sulla responsabilità individuale per i crimini internazionali di deportazione<br />
e di sottoposizione a lavoro forzato appena citati (e ampiamente richiamati<br />
nella motivazione <strong>del</strong> provvedimento adottato dalla Suprema Corte come<br />
elementi a sostegno <strong>del</strong> rifiuto <strong>del</strong>l’immunità alla Repubblica federale tedesca)<br />
rispetto alla configurazione di una responsabilità propria <strong>del</strong>lo Stato, profilo<br />
quest’ultimo di sicura rilevanza per il giudizio e che quindi avrebbe certamente<br />
meritato più adeguata evidenza. Si può anzi dire che la Cassazione, confondendo<br />
forse inconsapevolmente le due nozioni di crimine, « a volte dà l’impressione di<br />
esaminare insieme i caratteri <strong>del</strong>la responsabilità penale individuale e <strong>del</strong>la responsabilità<br />
statale; altre volte sembra ritenere che le norme “interstatali” si riferiscano<br />
necessariamente alla responsabilità <strong>del</strong>lo Stato » (6). La qualificazione<br />
<strong>del</strong>la deportazione e <strong>del</strong> lavoro forzato quali crimini internazionali <strong>del</strong>lo Stato è<br />
emersa in passato in seno alla stessa Commissione di diritto internazionale <strong>del</strong>le<br />
Nazioni Unite, nell’ambito dei lavori per l’elaborazione <strong>del</strong> progetto di articoli<br />
––––––––––––<br />
(5) Per un’analisi <strong>del</strong> processo di codificazione dei crimini internazionali nella sua<br />
evoluzione cfr., con l’ampia letteratura dagli stessi richiamata, Sperduti, voce Crimini<br />
internazionali, in Enc. dir., XI, Milano 1962, 337 ss.; Francioni, voce Crimini internazionali,<br />
in Digesto (pubbl.), IV, Torino 1989, 464 ss.; Ronzitti, voce Crimini internazionali,<br />
in Enc. giur., X, Roma 1988 (1995), 2 ss.; Caracciolo, Dal diritto penale internazionale<br />
al diritto internazionale penale. Il rafforzamento <strong>del</strong>le garanzie giurisdizionali, Napoli<br />
2000, 117 ss.; e Leanza, Il diritto internazionale. Da diritto per gli Stati a diritto per<br />
gli individui, Torino 2002, 297 ss. In argomento v. inoltre Bassiouni, Historical Survey:<br />
1919-1998, in Bassiouni (compiled by), The Statute of the International Criminal Court.<br />
A Documentary History, Ardsley, New York 1998, 1 ss.; von Hebel, An International<br />
Criminal Court-A Historical Perspective, in von Hebel-Lammers-Schukking (eds.), Reflections<br />
on the International Criminal Court, Essays in Honour of Adriaan Bos, The<br />
Hague 1999, 13 ss.; Cassese, From Nuremberg to Rome: International Military Tribunals<br />
to the International Criminal Court, in Cassese-Gaeta-Jones (eds.), The Rome Statute of<br />
the International Criminal Court: A Commentary, I, Oxford 2002, 3 ss.; Treves, Diritto<br />
internazionale. Problemi fondamentali, Milano 2005, 205 ss.<br />
(6) Così Gianelli, Crimini internazionali ed immunità degli Stati, cit., 672. Secondo<br />
Iovane, The Ferrini Judgment, cit., 172, tale confusione « (…) could be a positive (…)<br />
indication by the Court about the particular kind of legal regime which is taking shape in<br />
international practice in order to protect the most basic human rights. In this regime, the<br />
responsibility of States and that of individuals both concur in the international protection<br />
of fundamental values in international law ». Sulla tendenza <strong>del</strong>la Corte a considerare<br />
unitariamente i principi sviluppatisi in relazione alla repressione dei crimini internazionali<br />
individuali e quelli attinenti alla responsabilità <strong>del</strong>lo Stato e alle sue conseguenze v.<br />
anche De Sena-De Vittor, Immunità degli Stati dalla giurisdizione, cit., 258; Id., State<br />
Immunity and Human Rights, cit., 98; Gattini, War Crimes, cit., 229 s.