del fascicolo - Cedam

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RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE
battito oltremodo attuale in tema di competenza nel giudizio di opposizione a
decreto ingiuntivo, che si sviluppa, con diverse sfumature e variazioni, sulla
scorta di molteplici interventi dottrinali e giurisprudenziali, intorno al dilemma
della più o meno assoluta inderogabilità della stessa (1).
Il dato normativo di riferimento per una corretta disamina del problema è
evidentemente il comma 1° dell’art. 645 c.p.c., che l’ordinanza in commento
interpreta senza apparenti esitazioni come norma attributiva di competenza
funzionale e inderogabile, il quale impone che l’opposizione a decreto ingiuntivo
si proponga allo stesso giudice che ha emesso il provvedimento monitorio.
Orbene, come osservato da alcuni autori (2), in una direzione opposta rispetto
all’orientamento tradizionale pur avallato dalle Sezioni Unite (3), l’elemento
positivo assolutamente imprescindibile ed inviolabile, che l’art. 645,
comma 1°, c.p.c. profila, consiste nella necessità che l’opposizione sia proposta,
ossia che il giudizio di opposizione sia introdotto, dinanzi allo stesso giudice
che ha emesso il decreto.
Nulla la norma necessariamente implica, si potrebbe osservare, relativamente
alla competenza a decidere sull’opposizione e quindi, in prospettiva diversa
ma in termini analoghi, alla declinabilità della competenza medesima da
parte del giudice individuato in base all’art. 645 c.p.c.
Non esistendo pertanto alcun invalicabile ostacolo di natura positiva ad
un’interpretazione diversa della disposizione richiamata, rispetto alla tradizionale
ricostruzione dell’istituto nel senso che la competenza del giudice dell’op-
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(1) Non è possibile dare integralmente conto in questa sede degli innumerevoli
contributi destinati all’argomento, né offrire un dettagliato riepilogo degli orientamenti
giurisprudenziali sul tema, per i quali si rinvia alle analitiche ricostruzioni compiute da
Tedoldi-Merlo, in Capponi (opera diretta da), Il procedimento d’ingiunzione, Bologna
2005, p. 357 ss., spec. p. 369 ss.; Colla, Il decreto ingiuntivo. Il procedimento d’ingiunzione
e il giudizio di opposizione, 2 a ed., Padova 2003, p. 281 ss.; Valitutti-De Stefano, Il
decreto ingiuntivo e la fase di opposizione, Padova 2000, p. 230 ss.; nonché, più succintamente
ma in modo esaustivo, Mandrioli, Corso di diritto processuale civile, Torino
2005, 17 a ed., vol. III, p. 30, nota 46.
(2) Si vedano in tal senso Franco, Guida al procedimento di ingiunzione, Milano
2001, I, p. 378; Vullo, Novità in tema di domanda ricovenzionale e competenza nel procedimento
di opposizione a decreto ingiuntivo, in questa Rivista 1991, p. 1182 ss., spec.
pp. 1201-1203; Sbaraglio, « Revirement » della Corte di Cassazione in tema di inderogabilità
della competenza del giudice dell’opposizione a decreto ingiuntivo, in Foro it.
1991, c. 2979 ss.; Dalmotto, La competenza del giudice dell’opposizione a decreto ingiuntivo
cede alle ragioni della connessione, in Giur. it. 1992, c. 856 ss., spec. c. 859.
(3) Da ultimo, Cass., Sez. Un., 18 luglio 2001, nn. 9768, 9769, 9770; si veda inoltre
Cass., Sez. Un., 8 marzo 1996, n. 1835, in Foro it. 1996, c. 2086 ss., con nota critica di
Sbaraglio, Le competenze assolutamente inderogabili di fronte alla riforma del codice di
procedura civile.