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del fascicolo - Cedam

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LA NOMINA DEL DIFENSORE NEL PROCESSO CIVILE 611<br />

<strong>del</strong>l’incarico o si lascia aperta la porta al disconoscimento <strong>del</strong>l’opera <strong>del</strong> difensore<br />

» (68). È agevole infatti replicare che, anche a non voler considerare<br />

che, come abbiamo appena ricordato, neanche la procura rilasciata nelle<br />

forme <strong>del</strong>l’art. 83 c.p.c. dà certezza <strong>del</strong> conferimento <strong>del</strong>l’incarico difensivo,<br />

il rischio di abusi da parte degli avvocati sembra meramente virtuale (69). A<br />

riprova, basti pensare che, come è stato di recente ricordato, nel Regno <strong>del</strong>le<br />

Due Sicilie, dove sulla scia <strong>del</strong> c.p.c. francese <strong>del</strong> 1806 era stato adottato il<br />

sistema <strong>del</strong> mandato presunto (peraltro tuttora vigente in Francia) e dove era<br />

stato previsto che l’operato <strong>del</strong> difensore potesse essere sconfessato dalla<br />

parte assistita mediante il c.d. giudizio di disapprovazione (l’equivalente <strong>del</strong><br />

désaveu francese), non risulta che tale giudizio sia mai stato proposto (70).<br />

D’altra parte, il désaveu non esiste più neppure in Francia, dove qualche<br />

tempo fa il legislatore, prendendo atto <strong>del</strong>la sua inutilità, lo ha soppresso<br />

(71). Pertanto, alla luce di questi significativi dati di fatto, non pare vi sia<br />

motivo di sopravvalutare il pericolo di disconoscimento <strong>del</strong>l’operato <strong>del</strong> difensore.<br />

Del resto, ove mai dovessero sorgere dubbi sull’esistenza dei poteri<br />

rappresentativi in capo al difensore non munito di procura scritta, il giudice<br />

potrebbe pur sempre far ricorso al potere riconosciutogli dall’art. 182, comma<br />

1°, c.p.c. e invitare l’avvocato « a completare o a mettere in regola gli<br />

atti che riconosce difettosi » (72), provando così, come propose Mortara<br />

all’inizio <strong>del</strong> secolo scorso (73), l’esistenza <strong>del</strong>l’incarico difensivo.<br />

Comunque, a riprova <strong>del</strong>la necessità di sdrammatizzare il problema <strong>del</strong>la<br />

c.d. procura e <strong>del</strong>l’opportunità di avere fiducia <strong>del</strong>l’avvocato che dichiara di<br />

agire per la parte, possono farsi anche altre considerazioni.<br />

Anzitutto, nel campo stragiudiziale nessuno osa porre in dubbio la pa-<br />

––––––––––––<br />

(68) Così Punzi, Note sul ministero <strong>del</strong> difensore, cit., p. 175.<br />

(69) In tal senso cfr. Balena, Sulle conseguenze, cit., c. 562.<br />

(70) Cipriani, Le leggi <strong>del</strong>la procedura nei giudizi civili <strong>del</strong> Regno <strong>del</strong>le Due Sicilie,<br />

in Codice per lo Regno <strong>del</strong>le Due Sicilie, 1819, a cura di Picardi e Giuliani, Milano<br />

2004, XXXIV.<br />

(71) In tal senso v. Cipriani, La procura presunta, cit., c. 3154.<br />

(72) Nel senso che l’art. 182 trovi applicazione anche in caso d’irregolarità <strong>del</strong>la<br />

costituzione <strong>del</strong> difensore, v. Satta, Commentario, cit., I, p. 80; Andrioli, Commento,<br />

cit., II, p. 72; Cass., 20 ottobre 1998, n. 10382, in Foro it. Rep. 1998, voce Procedimento<br />

civile, n. 220; Cass., 7 luglio 1995, n. 7490, ibid. 1995, voce cit., n. 129. Secondo<br />

Cipriani - Costantino - Proto Pisani - Verde, L’infinita historia, cit., c. 3442, la<br />

controparte, se dovesse avere dubbi sulla procura, « non ha che da esternarli, sì che<br />

glieli si possa fugare (art. 182, comma 1°, c.p.c.) ». Nel senso che è ben possibile applicare<br />

l’art. 182 per sanare irregolarità <strong>del</strong>la procura, in dottrina v. altresì Chiarloni,<br />

Contrasti tra diritto alla difesa, cit., p. 656; in giurisprudenza, v. Trib. Roma, 4 febbraio<br />

2000, in Rass. dir. civ. 2000, p. 941, e Trib. Milano, 22 marzo 1996, in Giur. it.<br />

1996, I, 2, c. 293.<br />

(73) V., supra, il n. 3.

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