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del fascicolo - Cedam

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624<br />

RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE<br />

Sono stati emanati il d.lgs. 16 gennaio 2006, n. 20 (in Gazz. uff. 27 gennaio<br />

2006, n. 22), sul conferimento degli incarichi direttivi giudicanti e requirenti;<br />

il d.lgs. 23 gennaio 2006, n. 24 (in Gazz. uff. 3 febbraio 2006, n. 28), che<br />

modifica l’organico dei magistrati addetti alla Corte di cassazione; il d.lgs. 27<br />

gennaio 2006, n. 24 (in Gazz. uff. 3 febbraio 2006, n. 28), sulla istituzione <strong>del</strong><br />

Consiglio direttivo <strong>del</strong>la Corte di cassazione e sulla nuova disciplina dei consigli<br />

giudiziari; il d.lgs. 27 gennaio 2006, n. 26 (in Gazz. uff. 3 febbraio 2006,<br />

n. 28), sulla istituzione <strong>del</strong>la Scuola superiore <strong>del</strong>la magistratura, sul tirocinio e<br />

sulla formazione degli uditori giudiziari, sull’aggiornamento professionale e<br />

sulla formazione dei magistrati; il d.lgs. 2 febbraio 2006, n. 35 (in Gazz. uff. 13<br />

febbraio 2006, n. 36), sulla pubblicità degli incarichi extragiudiziari; il d.lgs. 27<br />

febbraio 2006, n. 106 (in Gazz. uff. 20 marzo 2006, n. 66), sulla riorganizzazione<br />

<strong>del</strong>l’ufficio <strong>del</strong> pubblico ministero. Il d.lgs. 7 febbraio 2006, n. 62 (in Gazz.<br />

uff. 3 marzo 2006, n. 52), infine, ha modificato la disciplina concernente<br />

l’elezione <strong>del</strong> Consiglio di presidenza <strong>del</strong>la Corte dei conti e <strong>del</strong> Consiglio di<br />

presidenza <strong>del</strong>la Giustizia amministrativa.<br />

Con decreto <strong>del</strong> 20 febbraio 2006 (in Gazz. uff. 1° marzo 2006, n. 50), il<br />

Consiglio Superiore <strong>del</strong>la Magistratura ha modificato il proprio regolamento<br />

interno, al quale è stato aggiunto l’art. 29-bis, istitutivo <strong>del</strong> « Comitato per le<br />

pari opportunità in magistratura ».<br />

Il d.lgs. 15 febbraio 2006, n. 63 (in Gazz. uff. 3 marzo 2006, n. 52) ha dettato<br />

l’ordinamento <strong>del</strong>la carriera dirigenziale penitenziaria.<br />

8. – Con il d.lgs. 2 febbraio 2006, n. 30 (in Gazz. uff. 8 febbraio 2006,<br />

n. 32), si è provveduto alla « ricognizione dei principi fondamentali in materia<br />

di professioni ».<br />

Il testo, suddiviso in tre Capi, si compone di sette articoli. L’art. 1 definisce<br />

l’ambito di applicazione <strong>del</strong>la disciplina. L’art. 2, comma 1°, stabilisce che<br />

« L’esercizio <strong>del</strong>la professione, quale espressione <strong>del</strong> principio <strong>del</strong>la libertà di<br />

iniziativa economica, è tutelato in tutte le sue forme e applicazioni, purché non<br />

contrarie a norme imperative, all’ordine pubblico ed al buon costume »; il successivo<br />

capoverso vieta ogni discriminazione per ragioni sessuali, razziali, religiose,<br />

politiche o da ogni altra condizione personale o sociale, « secondo<br />

quanto stabilito dalla disciplina statale e comunitaria in materia di occupazione<br />

e condizioni di lavoro ». L’art. 3, intitolato « Tutela <strong>del</strong>la concorrenza e <strong>del</strong><br />

mercato », al comma 1°, dispone che « l’esercizio <strong>del</strong>la professione si svolge<br />

nel rispetto <strong>del</strong>la disciplina statale <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la concorrenza, ivi compresa<br />

quella <strong>del</strong>le deroghe consentite dal diritto comunitario a tutela di interessi pubblici<br />

costituzionalmente garantiti o per ragioni imperative di interesse generale,<br />

<strong>del</strong>la riserva di attività professionale, <strong>del</strong>le tariffe e dei corrispettivi professionali,<br />

nonché <strong>del</strong>la pubblicità professionale »; al comma 2° equipara l’attività<br />

professionale a quella di impresa « salvo quanto previsto dalla normativa in<br />

materia di professioni intellettuali ». L’art. 5, comma 1°, infine prevede che<br />

« l’esercizio <strong>del</strong>le attività professionali si svolge nel rispetto dei principi di

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