27.05.2013 Views

del fascicolo - Cedam

del fascicolo - Cedam

del fascicolo - Cedam

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

426<br />

RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE<br />

Bentham), dettati appunto dalla disciplina legale <strong>del</strong>l’istruzione probatoria;<br />

ma, al di fuori di queste strettoie, sarà guidata solo dal lume <strong>del</strong>la ragione e<br />

<strong>del</strong> buon senso.<br />

Come spiega William Twining, altro è parlare di evidence, altro di proof, o<br />

di factfinding, nozioni assai più ampie che comprendono l’impiego, nel processo,<br />

di tutti quegli strumenti cognitivi e quelle forme di razionalità che valgono<br />

nella vita comune, oppure nell’indagine storica o scientifica: e questo impiego è<br />

anzi preponderante rispetto all’applicazione <strong>del</strong>le norme, che possono concepirsi<br />

come fenomeni accidentali ed intermittenti, come il rumore rispetto al silenzio,<br />

le macchie sulla pelle <strong>del</strong> leopardo, le sporadiche e parziali apparizioni <strong>del</strong><br />

gatto <strong>del</strong> Cheshire, in Alice, rispetto alla sua abituale invisibilità. (Meno felice<br />

mi sembra la metafora <strong>del</strong> formaggio svizzero, dato che una forma in cui i buchi<br />

fossero quantitativamente prevalenti si disgregherebbe).<br />

8. – Leggendo o sentendo questi discorsi, mi è accaduto in passato di chiedermi<br />

se e come sia davvero possibile imporre ai giudici il rispetto dei principii<br />

<strong>del</strong>la logica formale o l’applicazione <strong>del</strong> teorema di Bayes, senza tradurli, contraddittoriamente,<br />

in norme di legge: il che ha indotto qualche amico carissimo<br />

a definirmi affettuosamente un nostalgico <strong>del</strong> medioevo, un irrazionalista, e addirittura<br />

un « verificazionista <strong>del</strong>uso » (lusinghiero epiteto popperiano). Ma io<br />

non sono riuscito ancora a pentirmi, nemmeno dopo aver letto il saggio di William<br />

Twining dal titolo Taking Facts Seriously, dove argutamente si propone di<br />

istituire nelle facoltà di diritto anche corsi e dottorati « sul fatto ».<br />

Certo, devo ammettere che anch’io, quando ricevo dagli studenti, agli<br />

esami, risposte tanto insensate da non meritare neppure la qualifica di « sbagliate<br />

», mi rammarico sempre <strong>del</strong> fatto che nelle nostre facoltà non si impartiscano<br />

insegnamenti obbligatori e propedeutici di logica elementare, geometria<br />

euclidea, grammatica e buon senso. Anch’io credo dunque che non ci sia niente<br />

di male, ed anzi molto di bene, nell’idea che, in qualche fase <strong>del</strong>la formazione<br />

culturale e professionale dei giuristi, qualcuno insegni loro « a ragionare », con<br />

la speranza che di questo insegnamento facciano poi buon uso anche quando si<br />

troveranno a discutere sulla valutazione <strong>del</strong>le prove in sede giurisdizionale.<br />

Ma un conto è l’educazione giovanile dei giuristi, un altro conto sono i<br />

precetti impartiti direttamente dalla dottrina alla giurisprudenza nella forma teorica<br />

ed astratta dei principii logici <strong>del</strong> « ragionamento probatorio » ovvero mediante<br />

qualche decalogo di accorgimenti per la valutazione <strong>del</strong>le prove. Operazione<br />

che francamente continua a sembrarmi velleitaria.<br />

Da un lato, infatti, non mi sembra realistico pensare che i nostri giudici,<br />

dei quali proprio questa dottrina lamenta la insensibilità ai dettami di qualunque<br />

moderna epistemologia, o talvolta addirittura ai postulati <strong>del</strong>la logica comune<br />

(personalmente sarei un po’ meno severo), siano poi disposti a riconoscere<br />

i propri errori e a ricostruire le tecniche <strong>del</strong> proprio lavoro quotidiano<br />

sulla base di regole così lontane, nella loro algida formulazione astratta, dal<br />

disordinato groviglio di informazioni eterogenee che costituisce il contenuto<br />

dei fascicoli.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!