del fascicolo - Cedam

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RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE
combinato disposto degli artt. 1165 e 2938 c.c. Ma, in mancanza di una norma
ad hoc, effetti giuridici suscettibili di autonomo accertamento e che risultino
dagli atti del processo, sono rilevabili di ufficio, non dovendo essere introdotti
da un’iniziativa riservata esclusivamente alla parte interessata. Per l’acquisto
della qualità di erede a seguito di accettazione tempestiva, non pare che la legge
preveda un regime particolare né risulta configurabile un’azione costitutiva. Ne
deriva che, ove serva a far rigettare la domanda o l’eccezione di prescrizione,
essa, in quanto a fondamento di un’eccezione in senso lato, è proponibile per la
prima volta in appello.
8. – In conclusione, Cass. 10918/2005, ove si considerino i risultati cui in
concreto perviene (indipendentemente dalla motivazione), si rivela importante
sotto più profili. Essa, in primo luogo, ribadisce che in fase di appello si possono
proporre eccezioni in senso ampio, deducendosi fatti estintivi, modificativi
ed impeditivi, che pure non sono stati allegati in primo grado; in secondo luogo,
esclude che le eccezioni riconvenzionali danno necessariamente luogo ad
un’eccezione in senso stretto.
Un ultimo rilievo. La sentenza annotata ha precisato che il giudice di rinvio
« giudicherà, adeguandosi al principio di diritto qui affermato e valutando la
rilevanza dei mezzi di prova richiesti dagli appellanti principali nonché la loro
ammissibilità ai sensi del terzo comma dell’art. 345 c.p.c. ». La sentenza è stata
deliberata prima, ma pubblicata dopo le note decisioni delle Sezioni Unite della
S.C. 20 aprile 2005 nn. 8202 e 8203 (30), che abbandonando un condivisibile
orientamento assolutamente prevalente, hanno subordinato alla presenza del requisito
della indispensabilità la produzione dei documenti nuovi in appello.
Nella specie, erano stati appunto prodotti nuovi documenti per la prima volta in
appello. Ed allora, fermo rimanendo che in sede di rinvio non potrà più discutersi
sull’ammissibilità della nuova allegazione, può anche darsi che la pronuncia
rescindente della S.C. si riveli del tutto inutile, ove il giudice di rinvio ritenga
la « non indispensabilità » dei documenti prodotti.
RENATO ORIANI
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(30) In Foro it. 2005, I, c. 1693 con note di Dalfino, Barone e Proto Pisani; in Corriere
giur. 2005, p. 929, con note di Ruffini e Cavallini; in questa Rivista 2005, p. 1051,
con nota di Cavallone; in Giur. it. 2005, p. 1457, con nota di Socci; in Giust. civ. 2005, I,
p. 2033, con nota di Giacalone-Caccaviello.