del fascicolo - Cedam

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RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE
non postula l’inderogabilità della competenza dello stesso, che rimane declinabile,
potendosi probabilmente giungere perfino a dubitare che, in fondo,
l’art. 645, comma 1°, c.p.c. sia norma tecnicamente attributiva di competenza.
6. – Condotta nei termini di cui sopra la digressione in tema di competenza
per l’opposizione a decreto ingiuntivo, nella disamina dell’ordinanza in commento
si può notare che il Tribunale di Lamezia Terme, smarrendosi in
un’aporia metodologica invero frequente in argomento, ha acriticamente assunto
il « principio di competenza funzionale ed inderogabile del giudice
dell’opposizione » quale base del proprio iter argomentativo.
Nella specie, comunque, il Tribunale, muovendo dall’ulteriore presupposto
che « l’incompetenza di cui si discute è quella che attiene all’individuazione del
giudice adito con il ricorso per ingiunzione (competenza a monte) », è poi pervenuto
alla conclusione che il meccanismo disciplinato dall’art. 38, comma 2°, c.p.c.
è applicabile nell’ambito del procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo.
Il giudice a quo ha quindi sollevato questione di costituzionalità della predetta
norma, nella parte in cui non prevede un termine per aderire all’indicazione
del giudice competente formulata da controparte (21).
Giova immediatamente chiarire che la questione, così come impostata
dal giudice a quo, rimane incagliata nelle secche di un’insolubile contraddizione
sul piano ricognitivo che la rende insuscettibile di accoglimento, qualunque
prospettiva si intenda recepire al fine di inquadrarla e risolverla sul
piano giuridico.
Seguendo infatti il giudice rimettente nel percorso ricostruttivo da questi
tracciato e assumendo che sia corretto prendere le mosse dall’affermazione
della natura funzionale e inderogabile della competenza del giudice dell’opposizione
a decreto ingiuntivo, si dovrebbe allora escludere in detto contesto
l’operatività del meccanismo di deroga alla competenza territoriale delineato
dal secondo comma dell’art. 38 c.p.c., dovendosi pertanto concludere per
l’irrilevanza della questione di legittimità costituzionale della citata norma,
giacché inapplicabile alla fattispecie.
Considerando viceversa applicabile la disciplina dell’art. 38, comma 2°,
c.p.c. in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo (si ritenga o meno
che l’art. 645 c.p.c. sia norma attributiva di competenza funzionale), sembrerebbe
doversi respingere ugualmente la prospettata questione di costituzionalità,
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(21) Non può essere assunto a significativo parametro ai fini della presente indagine
il precedente giurisprudenziale che aveva individuato, quale termine entro cui perfezionare
l’accordo endoprocessuale di deroga alla competenza per territorio semplice,
l’udienza di precisazione delle conclusioni, giacché la relativa sentenza è intervenuta anteriormente
alla riforma del 1990, nel vigore di una disciplina che permetteva di rilevare
l’incompetenza regolarmente anche oltre l’udienza di trattazione: v. Cass., 20 marzo
1986, n. 1954.