del fascicolo - Cedam

GIURISPRUDENZA 767
Il ricorso incidentale del Comune non era tuttavia l’unico ricorso incidentale
proposto. Ad esso infatti seguiva un ricorso incidentale dell’Atac (in via
condizionata) e, per quanto più ci interessa in questa sede, un ricorso incidentale
dell’altra società, la Lieta, la quale in un unico motivo censurava la sentenza
della Corte di appello nella parte in cui aveva rigettato la domanda di risarcimento
dei danni formulata contro l’Atac, escludendo la responsabilità di
quest’ultima quale autrice dell’illecito.
Proprio in relazione a quest’ultimo ricorso incidentale la Corte di Cassazione
ha affermato la regola poc’anzi ricordata relativa al termine per la proposizione
del ricorso incidentale, dichiarandone l’inammissibilità in quanto proposto
oltre il termine di 20 gg. dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso
principale.
3. – Ad avviso della Corte di Cassazione la regola secondo la quale « il ricorso
incidentale per cassazione, ai sensi del secondo comma dell’art. 371
c.p.c., deve essere proposto nel termine di quaranta giorni dalla notifica del ricorso
principale, e non dalla notifica del primo ricorso incidentale » avrebbe un
ben preciso fondamento positivo: « perchè avverso quest’ultimo [il primo ricorso
incidentale] il quarto comma dell’art. 371 cit. prevede solo la proponibilità
del controricorso, ma non anche di un ulteriore ricorso incidentale ». La Suprema
Corte, ovviamente, non intende in tal modo sostenere che colui contro il
quale sia stato proposto il ricorso incidentale non possa proporre a sua volta un
ricorso incidentale. In tal senso è infatti sufficiente rilevare che la stessa Corte
ha dichiarato inammissibile il ricorso incidentale in quanto proposto fuori termine
e non in quanto proposto da chi non fosse legittimato. Il problema è quindi
solo quello del termine. Secondo la Corte l’art. 371, comma 4˚, c.p.c. autorizza
la parte contro la quale sia stato proposto il ricorso incidentale a notificare un
controricorso nel termine di 20 giorni dalla scadenza del termine per il deposito
del ricorso incidentale, ma di questo termine la parte non può avvalersi per proporre
anche un ricorso incidentale. Quest’ultimo è pertanto proponibile dalla
parte ma pur sempre nel termine di 20 giorni dalla scadenza del termine per il
deposito del ricorso principale.
La Corte non si è tuttavia limitata ad indicare il fondamento positivo della
regola che ha applicato nel caso di specie. Ed infatti i giudici di legittimità si
sono anche fatti carico di spiegare la ratio di tale regola: « derivandone diversamente
una serie indeterminata di ricorsi incidentali tardivi, in contrasto con il
principio per il quale l’impugnazione incidentale è proponibile solo dalle parti
contro cui è stata proposta l’impugnazione principale ».
Non v’è dubbio che se la parte contro la quale è proposto un ricorso incidentale
potesse avvalersi di un termine per impugnare a sua volta in via incidentale
decorrente non dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso
principale ma dalla scadenza del termine per il deposito del primo ricorso incidentale,
essa usufruirebbe di un termine più ampio e quindi aumenterebbe la