del fascicolo - Cedam
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674<br />
RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE<br />
cetto ristretto di arbitrato e di lite ed uno di tipo più ampio, comprendente anche<br />
la risoluzione di un semplice disaccordo tra le parti sulla determinazione di un<br />
prezzo o di un valore (13).<br />
I rapporti tra arbitrato e expertise irrévocable (la perizia contrattuale italiana)<br />
comportano minori difficoltà, essendo distinti in base all’oggetto <strong>del</strong>la<br />
missione conferita al terzo: all’arbitro si devolvono questioni di diritto relative<br />
ad una controversia su diritti soggettivi, mentre all’expert <strong>del</strong>le questioni di mero<br />
fatto. Dunque, quando la decisione <strong>del</strong> terzo riguarda anche le conseguenze<br />
giuridiche <strong>del</strong>l’analisi dei fatti sottoposti al suo esame, ci troveremo dinanzi ad<br />
una sentenza arbitrale (14).<br />
––––––––––––<br />
tendenza all’allargamento <strong>del</strong>la sfera di operatività <strong>del</strong>l’arbitraggio: App. Paris, 7 février<br />
2002, in Revue de l’arbitrage 2005, p. 1057, secondo cui il disaccordo relativo al prezzo<br />
constituisce una « question insuffisante pour caractériser un litige sans lequel il n’existe<br />
pas d’arbitrage juridictionnel »; App. Versailles, 1re ch., 4 mars 2004, in Juris-Classeur<br />
Périodique 2005, II, 10017, con nota di C. Noblot; App. Paris, 17 septembre 2004, in<br />
Revue trimestrielle droit commercial 2005, p. 260, con osservazioni critiche di E. Loquin,<br />
che conferisce all’arbitratore il potere di interpretare le clausole contrattuali <strong>del</strong> relativo<br />
contratto da perfezionare, pur in presenza di un contrasto tra le parti.<br />
(13) Senza poter dar conto <strong>del</strong>le posizioni di tutta la dottrina in materia, la concezione<br />
restrittiva <strong>del</strong>l’arbitrato è stata difesa principalmente da H. Motulsky, Ecrits. Etudes<br />
et notes sur l’arbitrage, Paris 1974, p. 21, secondo cui l’arbitro statuisce su « une<br />
prétention juridique » (definita come « la revendication d’un résultat économique ou<br />
social correspndant au bénéfice d’une règle de droit »), di conseguenza l’atto, con il<br />
quale un terzo procede alla determinazione <strong>del</strong> prezzo ai fini <strong>del</strong>la perfezione di un contratto,<br />
essendo « exclusivement créateur », non è una sentenza arbitrale. Nello stesso senso<br />
E. Loquin, Arbitrage. Définition, cit., p. 4; P. Mayer, Note sous Cass., 9 octobre 1984,<br />
in Revue de l’arbitrage 1986, p. 267 ss., spéc. p. 268, secondo cui il semplice disaccordo<br />
su un elemento <strong>del</strong> contratto non esclude la figura <strong>del</strong>l’arbitraggio, altrimenti « l’art.<br />
1592 c.c. serait vidé de tout contenu »; L. Cadiet, Arbiter, Arbitrator. Gloses et postgloses<br />
sous l’articole 1843-4 du code civil, in Mélanges Y. Guyon, Dalloz 2003, p. 153<br />
ss., spec. p. 158 ss., che distingue tra semplice disaccordo sul prezzo e lite giuridica. Si<br />
pongono a favore di una concezione più ampia <strong>del</strong>l’arbitrato, idonea a includere anche il<br />
caso in cui le parti siano in disaccordo sul prezzo: C. Jarrosson, La notion d’arbitrage,<br />
cit., p. 168 ss.; Id., Les frontières de l’arbitrage, cit., p. 20, nota 41, che propone anche il<br />
principio di un generale effetto di attrazione da parte <strong>del</strong>l’arbitrato, affermando che « il<br />
n’est pourtant pas impossible d’imaginer un litige ressortissant à une veritable mission<br />
d’arbitrage, et dont l’objet sera le prix »; D. Cohen, Arbitrage et société, Paris 1993,<br />
p. 152 ss.<br />
(14) Una serie di pronunce sono relative al cosiddetto « compromis médical », ossia<br />
a quella clausola che prevede l’intervento di un medico ai fini <strong>del</strong>la determinazione <strong>del</strong>la<br />
responsabilità <strong>del</strong>l’eventuale danneggiante. In alcune ipotesi, la giurisprudenza ha fatto<br />
leva sulla circostanza che al terzo-medico era stato affidato anche il compito di determinare<br />
le conseguenze giuridiche <strong>del</strong> fatto illecito, ed ha per tale motivo optato per la qualificazione<br />
di arbitrato, così: Cass., 25 mai 1962, in Revue de l’arbitrage 1962, p. 136;