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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Diritto, II 99<br />

Coazione o autorizzazione<br />

Per quanto riguarda il diritto <strong>del</strong>lo Stato c’è un punto che<br />

assicura la giuridicità ossia la validità ed effettività universali: di<br />

fronte alla trasgressione <strong>del</strong>la legge ci sarà una coazione nei<br />

confronti <strong>del</strong>l’infrazione. Kelsen afferma giustamente che il diritto<br />

statale detiene l’esercizio <strong>del</strong>la violenza legittima in grado di<br />

sanzionare penalmente l’aggressore.<br />

Al contrario, nella prima Città di cui parliamo, non si vede dove<br />

sarebbe quel potere sovrano in grado di rendere valida ed efficace<br />

per tutti questa legge. Resta pertanto un’incredulità circa l’effettiva<br />

giuridicità di essa. Tale incredulità coincide con il pensiero che in<br />

fondo l’osservanza di questa legge sarebbe affidata al buon cuore,<br />

cosicché il soggetto sarebbe privo di qualsiasi mezzo coercitivo nei<br />

confronti di chi vi contravvenisse.<br />

Dove sarebbe in questo caso l’autorità che fa funzionare un tale<br />

diritto? L’autorità si fonda sul desiderio e volontà <strong>del</strong> soggetto di<br />

regolarsi secondo il principio «Agisci in modo che il beneficio<br />

provenga dalla realtà esterna, dall’altro». È il concetto di<br />

autorizzazione; lo chiamerei addirittura principio di autorità, anche<br />

se in genere non viene in mente di riconoscere una tale immensa<br />

sovranità al singolo in quanto tale. 148 Ritorna pertanto l’asserzione<br />

che non esistono la psiche e la legge: la psiche è la legge positiva<br />

che pongo e che seguo, che eventualmente mi è stata trasmessa.<br />

Il pensiero (psiche), come anche il pensiero patologico (la<br />

nevrosi, la psicosi) è legame sociale: non esiste pensiero privato. 149<br />

148 Quante volte abbiamo detto che la psicopatologia rappresenta tutti i casi di<br />

abdicazione a questa sovranità. Abbiamo parlato di Re Lear non per fare <strong>del</strong>la letteratura,<br />

ma piuttosto per notare che la letteratura rappresenta l’abdicazione <strong>del</strong>la psicopatologia<br />

nella sua forma extra-clinica.<br />

149 Non crediate che si vada dallo psicoanalista per conoscere i pensieri segreti: da<br />

questo punto di vista siamo tutti nudi. Il vostro cervello è totalmente nudo: la sola<br />

ragione per cui la gran parte <strong>del</strong>le persone non si accorge di quello che avete in testa sta<br />

nel fatto che ha le vostre stesse difficoltà, mentre – per riconoscere quello che avete in<br />

testa voi – dovrebbe avere già riconosciuto ciò che hanno in testa loro. La parola<br />

«riconoscere» è molto vicina alla parola «guarire».

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