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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Conversazione 157<br />

l’apologia <strong>del</strong>la facoltà di vedere la bellezza, ma non l’amore. In<br />

questa legge perversa, in cui l’allievo deve pagare in natura, amore<br />

prende grottescamente il posto <strong>del</strong> supposto bello. Si vede il bello<br />

anche dove non c’è.<br />

Alberto Colombo<br />

Infatti, secondo me, la dis-umanizzazione <strong>del</strong>l’amore in Platone<br />

va di pari passo col fatto che, almeno in due dei grandi discorsi<br />

sull’amore declamati nel Simposio, viene programmaticamente<br />

negata l’esistenza di una peculiarità <strong>del</strong>l’amore umano. Si usa sì il<br />

termine amore, ma l’amore umano, come dice molto chiaramente il<br />

medico Erisimmaco, non è che uno dei tanti risvolti <strong>del</strong>l’amore<br />

cosmico. In effetti non c’è amore se non come ciò che appartiene e<br />

che ha il suo luogo soltanto ed esclusivamente nell’esercizio di una<br />

competenza soggettiva.<br />

Mara Monetti<br />

Alla fine <strong>del</strong> Simposio Platone, attraverso Socrate, corregge<br />

Pausania. Giovanni Reale considera questa correzione un<br />

miglioramento; in realtà si tratta di una correzione che peggiora la<br />

concezione di Pausania, proprio perché il discorso si trasferisce<br />

solo alla bellezza. Dice infatti Socrate all’amato Alcibiade: «Tu<br />

scambi le armi d’oro con le armi di bronzo», laddove le armi d’oro<br />

sono l’amore per il bello da contemplare. Dentro un orientamento<br />

scorretto, si tratta dunque di una correzione che degrada<br />

ulteriormente la teoria.<br />

Maria Delia Contri<br />

Vorrei chiarire meglio la natura di questo inganno: non si tratta<br />

<strong>del</strong>l’inganno <strong>del</strong>l’insegnante che, con la scusa di insegnare il latino<br />

o la matematica all’allieva, intende in realtà ricavare un piacere<br />

sessuale. L’inganno – praticato ancora da tanti psicoanalisti che<br />

pensano all’analisi in questi termini, come peraltro molti di noi<br />

sanno per esperienza – è quello per cui l’allievo è convinto di

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