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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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«Università». Ri-capitolare<br />

attributi che già dall’inizio sono stati ricordati – degli uomini,<br />

perché mira a risanare la malattia <strong>del</strong>l’antica frattura.<br />

3. La teoria naturalistica <strong>del</strong>l’Eros aristofaneo<br />

Cercherò di mostrare come, nel contesto culturale di Platone, il<br />

Simposio sia leggibile come una versione di ciò che nella nostra<br />

Scuola viene chiamato l’errore «sessualità»; nell’encomio di<br />

Aristofane tale errore si trova inoltre combinato ad assunti e tesi<br />

che trovano un corrispettivo in posizioni psicologiche e in indirizzi<br />

dottrinari contemporanei, anche sofisticati, e con i quali le nostre<br />

analisi si confrontano criticamente.<br />

Intanto si può cominciare con l’osservare che la teoria sottesa<br />

all’elogio a Eros di Aristofane è una teoria naturalistica, che tratta<br />

cioè moti, movimenti, condotte dei corpi umani alla stregua dei<br />

moti, <strong>del</strong>le alterazioni e dei processi di tutti gli altri oggetti, cose,<br />

organismi naturali. Certo il lessico, la lingua e le immagini di cui<br />

Aristofane si avvale appartengono al mito e il suo naturalismo<br />

mitologico non è il naturalismo che può essere ispirato dalle<br />

scienze fisico-matematiche contemporanee, ma l’operazione che<br />

presiede al racconto mitologico di Aristofane è la stessa che<br />

caratterizza il riduzionismo di tanta psicologia scientifica<br />

contemporanea, che fa <strong>del</strong>la psicologia un capitolo<br />

<strong>del</strong>l’enciclopedia <strong>del</strong>le scienze <strong>del</strong>la natura, respingendone lo<br />

statuto giuridico-economico-morale. Secondo l’Aristofane<br />

platonico, l’uomo, a titolo non diverso da tutti gli altri enti naturali,<br />

ha una natura la cui identità è l’unità e l’interezza, che si attuano<br />

nei prototipi primordiali umani, gli uomini sferici; unità e interezza<br />

sono in qualche modo necessarie e inderogabili, possono sì essere<br />

sospese, come riesce a Zeus che castiga l’arroganza <strong>del</strong>l’uomo, ma<br />

non soppresse. Quando è per così dire infranta la necessità<br />

costrittiva <strong>del</strong>l’antica natura, i singoli individui risultano dimidiati<br />

e spinti da un determinismo irresistibile che si configura come<br />

istintiva attrazione di una metà verso l’altra e come il loro istintivo

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