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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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«Università». Ri-capitolare<br />

ci si ammala dopo che si è cominciato a parlare, intendendo per<br />

«parlare» la capacità di enunciare frasi e cioè di isolare un<br />

soggetto, di cui si dice qualche cosa. Di più: pronunciare una frase<br />

equivale a dire qualche cosa di un certo soggetto, che si è saputo<br />

distinguere da altri soggetti, non per certe sue caratteristiche<br />

fisiche o perché occupi uno spazio, ma perché ha una volontà,<br />

vuole o non vuole qualche cosa. 89 Perché ciò avvenga bisogna che<br />

il bambino abbia posto la norma universale <strong>del</strong> rapporto (norma<br />

universale è tuttavia un’inutile ridondanza, poiché dire «norma» è<br />

affermare qualcosa come valido per tutti). Che ci sia stato questo<br />

fatto, questo atto di pensiero, è dimostrato dal fatto che il bambino<br />

decide di servirsi di un mezzo linguistico universalmente<br />

impiegato, e ciò equivale a decidere di entrare in una comunità<br />

linguistica alla quale si crede. Se si ammala, non è per ragioni<br />

misteriose, ma perché, proprio nel momento in cui ha compiuto la<br />

legge e si è deciso a parlare, può essere indotto ad abdicare a tale<br />

norma dall’altro che invidia il soggetto che pretende di predicare di<br />

sé, che pretende di essere un soggetto che si autorizza da sé a dire<br />

di volere qualcosa da qualcun altro.<br />

2. Il lemma «atto» nel diritto e nella morale<br />

Parlando <strong>del</strong> diritto individuale abbiamo ripetutamente<br />

affermato che non esiste un giudizio morale che non si fondi su<br />

una norma: diritto e morale coincidono. 90 Riprendiamo dunque il<br />

lemma atto proprio in quanto lemma giuridico, affermando con<br />

forza la necessità di distinguere atto da azione e l’inscindibilità<br />

<strong>del</strong>l’azione da una norma e da una ragione <strong>del</strong>l’agire. La norma<br />

precede poi l’agire, così come la libertà è la possibilità <strong>del</strong>l’agire.<br />

89 Potrebbe essere utile addentrarsi nelle questioni tecniche <strong>del</strong>la linguistica, per<br />

esempio per verificare se le prime frasi che il bambino si autorizza a dire quando<br />

comincia a parlare, siano frasi che esprimono una volontà. Credo di sì. Dire «non voglio»<br />

è esprimere una volontà.<br />

90 Il diritto individuale non si aspetta nessuna autorizzazione dal diritto <strong>del</strong>lo Stato e<br />

comunque non gli è né insubordinato né contrario.

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