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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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«Università». Ri-capitolare<br />

L’errore ha conseguenze personali, istituzionali e ancora<br />

personali.<br />

Le conseguenze personali: ogni (e questo «ogni» è il terreno di<br />

verifica di ciò che andiamo dicendo) errore pratico e teoretico<br />

(questo «teoretico» è un punto che alcuni sentono come caldo), la<br />

patologia stessa, il <strong>del</strong>itto − tanto <strong>del</strong>l’una quanto <strong>del</strong>l’altra Città −<br />

sono modi per parlare di quella distinzione, che a non molti è<br />

ancora familiare, fra le due Città, ossia per parlare di distinti <strong>del</strong>itti<br />

perfettamente corrispondenti a condotte appartenenti a noi o altri.<br />

C’è un racconto breve di Chesterton il cui protagonista, Padre<br />

Brown, scopre che in un brumoso castello scozzese c’è stato un<br />

<strong>del</strong>itto, benché le cose fossero state montate in modo tale che il<br />

fatto apparisse come un oscuro suicidio dettato dalla follia o come<br />

un evento legato alla magia <strong>del</strong> castello. Alla fine il modesto Padre<br />

Brown scopre non il movente o l’assassino, ma innanzitutto<br />

l’esistenza <strong>del</strong> <strong>del</strong>itto, perché, se c’è stato un <strong>del</strong>itto, allora si esce<br />

dall’incantesimo e si entra nella libertà…<br />

Le conseguenze istituzionali: il diritto stesso <strong>del</strong>lo Stato è una<br />

conseguenza istituzionale <strong>del</strong>l’esserci stato l’errore di cui<br />

parliamo.<br />

Ancora conseguenze personali: corrisponde a quello che<br />

chiamiamo «secondo tempo» <strong>del</strong>l’esperienza. Non si tratta di<br />

«strutturazione», perché la struttura è qualcosa di necessario,<br />

mentre il secondo tempo non avviene per necessità. Le<br />

conseguenze personali sono di correzione reale, tanto pratica che<br />

teoretica, e di giudizio.<br />

Perché riconoscere rilevanza speciale alla dipendenza e<br />

discendenza di ogni errore, in specie l’errore teoretico, dall’errore<br />

di partenza che abbiamo individuato? Non è «la sessualità»<br />

l’errore, bensì «la sessualità» è errore. Ho detto due cose diverse.<br />

La legge si costituisce in due tempi e abbiamo chiamato il primo<br />

tempo «talento negativo»; nel secondo tempo abbiamo introdotto<br />

questo punto, perché la patologia non ha potere di cancellare alcuno dei fattori, ma solo<br />

di renderli soggetti all’inibizione.

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