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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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142<br />

«Università». Ri-capitolare<br />

L’Eros <strong>del</strong>l’Afrodite volgare, orbene, è in verità volgare, e<br />

porta a compimento ciò che capita: ed è quello che gli uomini<br />

dappoco amano. Costoro, anzitutto, amano le donne non meno<br />

dei fanciulli, in seguito, di quelli che amano, amano i corpi<br />

piuttosto che le anime, ed infine, per quanto è loro possibile,<br />

amano le persone più stolte, mirando soltanto al compimento<br />

<strong>del</strong>l’atto, senza curarsi che ciò avvenga in modo bello o no.<br />

Onde accade loro di fare indifferentemente ciò che capita, sia<br />

questo un bene oppure il contrario. Tale Eros, in realtà, deriva<br />

da quella dea che è assai più giovane <strong>del</strong>l’altra, e partecipa, per<br />

la sua nascita, sia <strong>del</strong>la femmina sia <strong>del</strong> maschio. L’altro Eros,<br />

invece, deriva dall’Afrodite celeste, la quale innanzitutto non<br />

partecipa <strong>del</strong>la femmina, ma soltanto <strong>del</strong> maschio – e questo è<br />

l’amore per i fanciulli – e poi è più vecchia, priva di insolenza:<br />

perciò gli ispirati da questo amore si volgono verso il maschio,<br />

mostrando affetto per ciò che per natura è più forte e ha una<br />

sensibilità più penetrante. 188<br />

Di seguito elenca una serie di nomi di località e riferisce <strong>del</strong><br />

diverso modo in cui vi è concepita l’omosessualità. Pausania<br />

accenna alla Ionia, alla Beozia e all’Elide. Alla fine di questo<br />

escursus afferma:<br />

A questo modo, dove si è decretato che è vergognoso<br />

concedersi agli amanti, ciò viene stabilito per la bassezza dei<br />

legislatori, per l’arroganza dei dominatori, per la viltà dei<br />

sudditi. 189<br />

E prima aveva detto:<br />

A coloro che comandano non conviene invero, io penso, che<br />

nei sudditi nascano pensieri grandi, né amicizie forti e una vita<br />

188 PLATONE, Simposio, a cura di Giorgio Colli, A<strong>del</strong>phi Edizioni, Milano 1991, pp.<br />

27-29.<br />

189 Ivi, p. 31.

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