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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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III 84<br />

ATTO<br />

Maria Delia Contri<br />

Nella mia esposizione svilupperò il lemma «atto» mostrando<br />

come compare nella psicologia, nel diritto e nella morale, e infine<br />

nella filosofia. È un modo per riordinare <strong>del</strong> materiale in funzione<br />

84<br />

Corso di Studium Cartello 1995-96: «Università». Ri-capitolare, lezione terza, 2<br />

dicembre 1995.<br />

La lezione si apre con la seguente introduzione di GIACOMO B. CONT<strong>RI</strong>: «Devo al<br />

professor Francesco Botturi la gentilezza di una citazione di san Tommaso interessante e<br />

utile per noi. Se un giorno avesse disposizione e voglia di commentarcela in rapporto a<br />

ciò che andiamo dicendo sarebbe cosa gradita.<br />

Nella seduta di ieri <strong>del</strong>la Scuola Pratica di Psicologia e Psicopatologia abbiamo<br />

insistito nel commento di Romeo e Giulietta di Shakespeare che consiglio a tutti di<br />

leggere come fosse uno dei nostri libri di testo [si veda il resoconto <strong>del</strong>la seduta <strong>del</strong> 1<br />

dicembre 1995 <strong>del</strong> Seminario <strong>del</strong>la SPPP 1995-96, Vita psichica come vita giuridica, 2].<br />

L’ho chiamato un caso letterario, giusto come si dice un caso clinico, un caso clinico<br />

grave, e infatti già Pietro Cavalleri ci ricordava che si tratta di psicopatologia non-clinica,<br />

che in quanto tale non è curabile. Il nesso è una frase di Giulietta a Romeo: «I santi non<br />

si muovono», che è l’esatto opposto <strong>del</strong>la legge di moto che professiamo e insegniamo,<br />

insistendo che l’amore non è una substantia che possa esistere senza moto.<br />

A proposito di qualcosa che è contro tutto ciò che andiamo proponendo: non<br />

spendiamo le energie per essere contro qualcosa o qualcuno, semplicemente segnaliamo<br />

la posizione. Del resto che cosa potremmo fare? Prendere le armi e lanciarci alla carica?<br />

Nella cultura <strong>del</strong> nostro secolo, e non solo in quella psicologica, esistono due grandi<br />

«contro» che si riassumono con due parole tra le più battute e frequentate: «aggressività»<br />

e «sesso». Ambedue nemiche <strong>del</strong> pensiero. La prima si oppone al sapere pensare e al<br />

pensare l’odio. Se aggressività allora non c’è odio: questa è la sua formula. La seconda si<br />

oppone all’esistenza <strong>del</strong>l’angoscia. Abbiamo introdotto il Corso di quest’anno con i<br />

lemmi università, logica…, vincolando immediatamente all’angoscia i più sommi<br />

sistemi.<br />

Prima di passare la parola a Maria Delia Contri e a Pietro R. Cavalleri, rammento la<br />

serie: università, logica, ortodossia (come salute e normalità), psicopatologia (come<br />

l’eterodossia <strong>del</strong> soggetto: la mia patologia, la mia nevrosi sono la mia eterodossia,<br />

riguardano la mia norma e non la norma <strong>del</strong> partito), diritto, errore. Per tutti voi il campo<br />

inizia a popolarsi di parole e concetti. Il resto <strong>del</strong>l’anno sarà l’incremento di questa<br />

popolazione, i cui frutti non sono predefiniti».

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