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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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40<br />

«Università». Ri-capitolare<br />

In secondo luogo, non perché l’uomo è privo di istinti questi<br />

non possono essergli imposti e poi – una volta imposti – trattati<br />

come se fossero ab origine. Il programma <strong>del</strong> Cognitivismo,<br />

espresso nella formula dei «mo<strong>del</strong>li <strong>del</strong>la mente», è precisamente<br />

questo trucco che, nel nostro secolo, viene sempre più praticato. I<br />

comportamentisti hanno ammesso fin dall’inizio che il loro<br />

programma non era di conoscere la natura <strong>del</strong>l’uomo (o <strong>del</strong> cane),<br />

ma di farla: essi stessi avrebbero messo gli «istinti».<br />

Comportamentismo e Cognitivismo sono pertanto scienze <strong>del</strong>la<br />

fattibilità, non <strong>del</strong>la natura. In questa operazione si annulla la<br />

differenza fra gentilezza e brutalità: infatti, se un uomo li accetta<br />

con le buone, perché prendersi la briga di imporglieli con le<br />

cattive? Gentilezza e brutalità sono solo due mezzi <strong>del</strong> comando,<br />

mentre una norma non è un comando.<br />

Ha ragione Kelsen quando afferma che le norme <strong>del</strong>lo Stato non<br />

sono imperative e che la differenza fra norma e imperativo è<br />

radicale. Voi potete fare un contratto, ma se esistesse una premessa<br />

alla Costituzione che affermasse: «Fate tutto quello che volete, a<br />

condizione che la vostra condotta sia configurata come fattispecie<br />

da una norma <strong>del</strong>lo Stato», il diritto diverrebbe imperativo ossia<br />

raggiungerebbe un’infamia e un grado di terrorismo mai visti<br />

prima. Non esisterebbe tirannia peggiore, sarebbe il paradiso<br />

infernale. La storia sta appena cominciando a produrre questo<br />

mostro: 80 non ci sarà alcuna condotta – quindi alcun rapporto – se<br />

non in quanto una norma <strong>del</strong>lo Stato la designa, la include, magari<br />

ogni caso individuale di essa come un errore nella costituzione di leggi per il moto. Le<br />

leggi di moto <strong>del</strong> corpo sono dunque una novità: sono nuove non rispetto a «vecchie» –<br />

ossia gli istinti – ma a partire da una costituzione che ne è priva. Laicizzando la nota<br />

coppia Antico e Nuovo Testamento, il corpo umano parte sempre dal Nuovo Testamento,<br />

per la semplice ragione che uno Antico manca. Non ci sono istinti antecedenti a cui<br />

verrebbero a sovrapporsi leggi umane: morali, giuridiche politiche, economiche,<br />

educative e quante altre. L’idea che ci sarebbero gli istinti e che si tratterebbe di educarli<br />

è una <strong>del</strong>le peggiori, ma più costanti e banali dottrine <strong>del</strong>l’umanità.<br />

80 Una dittatura come questa ha cominciato a procedere all’incirca venti anni fa. La<br />

Legge Ossicini ne è un esempio, ma il caso particolare <strong>del</strong>la psicoanalisi neppure ci<br />

interessa tanto.

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