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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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150<br />

«Università». Ri-capitolare<br />

Nella patologia, al contrario, non si individua mai l’errore<br />

pertinente. Per esempio, madre e figlia si massacrano, eccetto che<br />

nel giudicarsi su ciò in cui sono melanconiche. La frase: «Ama,<br />

anche se l’altro ti inganna» può essere sia la frase di un santo sia la<br />

frase di un perverso. Nel primo caso il giudizio permette di<br />

riconoscere l’errore, nel secondo l’inganno cambia di segno, fino a<br />

confondersi con la virtù. Nella teoria <strong>del</strong>la legge di Platone si<br />

verifica una decadenza non nella, ma dalla legge: ci si sottrae alla<br />

legge. Questa decadenza, che è una dannazione, è differente dalla<br />

perdita <strong>del</strong>la competenza individuale, poiché non c’è perdita <strong>del</strong>la<br />

competenza, ma, come già ha detto Pietro Cavalleri, decadenza. 196<br />

4. Il lemma «conoscenza»<br />

Poiché l’amato ha come fine la virtù e il sapere, Platone si<br />

chiede come possa arrivare al bene. Noi possiamo dedurre che<br />

nella sua legge la conoscenza sia autonoma: la legge per arrivare al<br />

bene non necessita <strong>del</strong>l’apporto <strong>del</strong>l’altro. All’interno <strong>del</strong> pensiero<br />

«sessualità», il primo errore che si compie è affermare l’esistenza<br />

di una volontà di sapere come moto autonomo. 197<br />

Se la virtù e la pulsione di sapere sono condizionati dalla<br />

sessualità, siamo nella patologia, perché in questo caso il sesso<br />

risulta un oggetto <strong>del</strong>la legge e non una componente <strong>del</strong>la legge<br />

<strong>del</strong> rapporto. Nei Tre saggi sulla teoria sessuale, Freud parla <strong>del</strong><br />

desiderio di sapere affermando che esso non costituisce una<br />

pulsione ovvero non ha moto autonomo. Egli dice infatti che la<br />

pulsione di sapere o di ricerca<br />

196<br />

Si veda in questo volume il contributo di PIETRO R. CAVALLE<strong>RI</strong> alla lezione <strong>del</strong> 13<br />

gennaio 1996.<br />

197<br />

Giacomo B. Contri mi ha fatto osservare che il primo volume di La storia <strong>del</strong>la<br />

sessualità di Michel Foucault è intitolato Volontà di sapere. Appare strano che parlando<br />

<strong>del</strong>la sessualità, si metta come primo punto la volontà di sapere.

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