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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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«Università». Ri-capitolare<br />

componente <strong>del</strong>la legge, non un suo oggetto. Ben lungi<br />

dall’accettare l’accusa, già fatta a Marx, che saremmo dei<br />

materialisti che riducono il pensiero a epifenomeno, a<br />

sovrastruttura <strong>del</strong> sistema economico, diciamo che il pensiero<br />

nasce come pensiero, ossia come normativo, in quanto cogitans<br />

legem <strong>del</strong> profitto, <strong>del</strong>l’agire economico.<br />

3. Considerazioni finali<br />

La via per la quale è avvenuta questa riduzione <strong>del</strong>l’economia a<br />

sfera − soggetta a leggi spietate, fonte <strong>del</strong>la ricchezza e insieme di<br />

iniquità, di sfruttamento, di emarginazione e quindi di potenziale<br />

guerra civile − non è una teoria neutra, ma istitutiva di rapporti e<br />

privativa di diritti per intere masse di uomini. Una teoria che priva<br />

non dei diritti sanciti dal diritto statale, ma di quelli sanciti dal<br />

diritto individuale in quanto imperniato sul principio di piacere (o<br />

di profitto, o di guadagno), considerato come universale.<br />

Ora, la condizione di una convivenza pacifica, in certo spazio –<br />

e in questo caso parliamo di territorio – è che tutti e ciascuno si<br />

pensino soggetti alla stessa legge. Chi non lo fosse è uno straniero<br />

o un potenziale nemico. A configurare il nemico non basta l’atto<br />

<strong>del</strong> ladro, <strong>del</strong>l’assassino o <strong>del</strong> truffatore. Finché li si pensa soggetti<br />

alla legge <strong>del</strong> territorio, il loro atto sarà solo un illecito definito<br />

come tale appunto dalla legge e in base alla legge sanzionabile,<br />

atto che non verrà quindi a interrompere i rapporti pacifici. La<br />

legge cristiana che dice di amare i propri nemici mi pare sia da<br />

leggere proprio in questo senso: se qualcuno compie nei tuoi<br />

confronti un atto odioso e tu lo consideri come soggetto alla legge<br />

<strong>del</strong>l’amore, tale atto odioso sarà solo un illecito da sanzionare. Il<br />

carattere indifeso e disarmato <strong>del</strong> malato psichico deriva proprio<br />

dal fatto di vedere nell’offensore un nemico capace di una violenza<br />

totale, senza misura e senza possibilità di ricorso alcuno, non<br />

limitata da nessun diritto, neppure di guerra, e non semplicemente<br />

un <strong>del</strong>inquente, o magari, in certi casi, un criminale da sanzionare<br />

come tale. La percezione <strong>del</strong>la smisuratezza di questa violenza

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