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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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L’errore «sessualità» nel Simposio di Platone 131<br />

motivazione: durante la penultima giornata <strong>del</strong> Corso, nella quale<br />

ho svolto la mia esposizione su «Errore e sessualità», Giacomo<br />

Contri mi riferiva una domanda di qualcuno dei presenti: «Ma alla<br />

fin fine, che cosa è mai questa sessualità?». Già in quell’occasione<br />

Giacomo Contri invitava a tornare ai nostri testi, e in primo luogo<br />

a Il pensiero di natura, dove questo argomento è estesamente,<br />

metodicamente, analiticamente trattato. Ora, avvalendomi <strong>del</strong><br />

riferimento al Simposio platonico, mi pare utile suggerire la lettura<br />

<strong>del</strong>la sezione costituita dall’elogio a Eros di Aristofane: mi sembra<br />

un buon documento letterario, certamente illustre, in cui è descritta<br />

e sostenuta una teoria dei sessi, <strong>del</strong>la loro funzione e destinazione<br />

che invito a considerare come una versione <strong>del</strong>la teoria erronea<br />

«sessualità».<br />

2. Il discorso di Aristofane in onore di Eros<br />

Poiché non posso dare per universalmente nota la conoscenza<br />

<strong>del</strong> discorso di Aristofane in onore di Eros, provvedo a un<br />

riassunto essenziale.<br />

Il grande commediografo Aristofane conviene con<br />

l’affermazione di Erisimmaco e di Fedro circa l’insufficiente onore<br />

reso a Eros da parte degli uomini e ritiene che ciò sia dovuto a una<br />

incomprensione <strong>del</strong>la sua potenza e di lui come soccorritore, amico<br />

e medico degli uomini; tale incomprensione dipende in ultima<br />

istanza dal fatto che gli uomini non conoscono adeguatamente la<br />

propria natura. Gli uomini infatti si lasciano fuorviare da come<br />

essa appare loro nell’attualità, mentre anticamente essa era diversa.<br />

La prossimità di significato fra antico o originario o principiale o<br />

iniziale autorizza a intendere – all’interno <strong>del</strong> pensiero platonico e<br />

<strong>del</strong> suo linguaggio – che questa natura antica e iniziale sia per ciò<br />

stesso, essendo natura arcaica, natura αρχη, la natura principio, e<br />

dunque la vera natura umana. Agli uomini sfugge la vera natura<br />

umana, essendo lo stato attuale in cui essi si trovano uno stato non<br />

conforme alla vera natura umana. Hegel direbbe che l’uomo in<br />

questa condizione non è conforme al suo concetto.

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