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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Eddo Rigotti<br />

CONVERSAZIONE<br />

Devo dire innanzitutto a Glauco Genga il mio sentirmi un «noi»<br />

− maturato via via che ascoltavo questa bella sintesi − nella<br />

tensione a restituire al soggetto la sua competenza e il suo sapere.<br />

Ho un’unica precisazione, che riguarda la serie infinita di<br />

incrostazioni stratificatesi attraverso il Novecento sul termine<br />

«lingua». Identifico il vostro concetto di «lingua» in ciò che<br />

chiamo «dire», mentre voi usate «il parlare» come sinonimo di<br />

«lingua», e infatti lo paragonate con «il mangiare». Ma la lingua<br />

non si parla, viene usata. Il parlare non ha immediatamente per<br />

oggetto la lingua, a meno che non si sia linguisti…, che è una<br />

specializzazione leggermente perversa, consistente nel confondere<br />

gli strumenti con i fini. Però lo facciamo con molte virgolette,<br />

sapendo <strong>del</strong>la perversione <strong>del</strong> nostro atto, pronti a fare ammenda…<br />

Maria Delia Contri<br />

Lavorando attorno al lemma «atto», la tesi cui sono giunta è che<br />

anche l’atto linguistico è un atto giuridico; per questo critichiamo<br />

radicalmente il concetto di atto linguistico come esecutivo, come<br />

esecuzione <strong>del</strong>la lingua. A ben vedere non si tratta neppure di<br />

utilizzazione e per questo, a mio avviso, risulta debole il ricorso al<br />

concetto di «organo» secondo la tradizione aristotelico-tomista. O<br />

si utilizza il concetto, estraneo a questa tradizione, di «posizione di<br />

atto critico» oppure non si viene a capo <strong>del</strong>la questione, si<br />

commettono errori e si finisce per parlare di un «fidarsi di ciò che<br />

si riceve», che non è poi così diverso dal dire che non ci si deve<br />

fidare. Infatti, dire che ci si deve fidare tout-court, costituisce in<br />

ultima analisi un’affermazione uguale e contraria: fidarsi e non<br />

fidarsi si equivalgono e perciò non ci si deve fidare affatto. Il dar

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