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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Banalizzazione 219<br />

testa, <strong>del</strong> pensiero <strong>del</strong> soggetto – di questa convergenza possibile<br />

<strong>del</strong>le due direzioni <strong>del</strong>la banalizzazione riguarda il Padre. Il suo<br />

concetto normativo, sottratto al campo <strong>del</strong>la competenza<br />

elaborante <strong>del</strong> soggetto in ordine alla legge di beneficio, viene<br />

analizzato deviandolo sia nella direzione di una dramatis persona,<br />

di un personaggio, di un canovaccio familistico, in cui egli diventa<br />

il «papà», il «papi», il «babbo» sino a «Babbo Natale», e in cui<br />

l’aura <strong>del</strong> mito nordico è al servizio <strong>del</strong>la grottesca bonomia di un<br />

ebefrenico scriteriato con compulsioni oblative, 280 sia nella<br />

direzione variamente teorizzata dalla psicologia scientifica<br />

contemporanea <strong>del</strong>la figura paterna, che il sussiego scientifico e il<br />

lessico colto con cui se ne parla non esentano dall’essere appunto<br />

figura, maschera, manichino teorico proposto per giunta come<br />

oggetto di imitazione o di identificazione. Nessuna meraviglia<br />

dunque alla fin fine se si scopre che il contenuto <strong>del</strong>la figura<br />

paterna è il ritratto di Babbo Natale.<br />

In ogni caso la «banalizzazione», solo in quanto è esercitata<br />

sistematicamente e metodicamente, svela nell’una e nell’altra <strong>del</strong>le<br />

sue direzioni, che siano di volta in volta congiunte o non<br />

congiunte, il suo tratto di perversione con il proporsi come nemica<br />

<strong>del</strong> pensiero <strong>del</strong> soggetto e come mirante alla sua esautorazione sia<br />

con il subdolo tono di una disincantata saggezza esperienziale (che<br />

si esprime per esempio in consigli come: «Ma lascia perdere…»,<br />

«Non ci pensare…»), sia con censure o divieti <strong>del</strong>l’esercizio<br />

individuale <strong>del</strong> pensiero, in nome di qualche superiore autorità. In<br />

Lexikon viene ricordato che secondo la prima modalità si comporta<br />

Giocasta, che al malcapitato Edipo suggerisce di mettersi il cuore<br />

in pace: «Già molti mortali si giacquero in sogno con la propria<br />

madre, ma chi non dà nessun valore a queste cose, vive più<br />

facilmente». Nello svilimento esercitato dalla banalizzazione, è<br />

evidente la sua funzione avvilente. Conformemente alla seconda<br />

modalità <strong>del</strong>la banalizzazione, chi adduce il fatto che tutto è già<br />

280 In una conversazione, Giacomo B. Contri mi suggeriva anche il neologismo<br />

presbifrenico, vista la vecchiezza di Babbo Natale

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