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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Errore 87<br />

3. L’effetto giuridico <strong>del</strong>l’errore «sessualità» consiste nella<br />

destituzione <strong>del</strong>la competenza normativa <strong>del</strong> soggetto<br />

La legalità naturalistica si sovrappone e si impone<br />

gerarchicamente alla competenza normativa <strong>del</strong> soggetto,<br />

subordinandola a sé e arrogandosi la competenza di stabilire cosa –<br />

di questa stessa competenza normativa – è di competenza e cosa<br />

non lo è; la presunta legalità naturalistica destituisce così tale<br />

competenza dal suo rango di competenza, soprattutto di<br />

competenza originaria. Prima <strong>del</strong> suddetto sovvertimento, le<br />

scienze <strong>del</strong>la legalità naturale (le leggi <strong>del</strong>la natura, in particolare<br />

quelle biologiche) se ne stanno in pace con la competenza<br />

normativa <strong>del</strong> soggetto e con il suo sapere. Infatti, fintanto che non<br />

sono contraffatte dall’errore «sessualità», sono scienze i cui<br />

enunciati si attengono ad asserire i limiti – non legali, ma naturali<br />

– <strong>del</strong> corpo umano, e proprio per questo non contrastano con<br />

l’ordinamento normativo posto dal soggetto: non c’è conflitto di<br />

competenza. Quando invece viene importata la falsa teoria detta<br />

«sessualità», viene introdotta una contesa tracotante là dove era<br />

convivenza pacifica tra la competenza normativa <strong>del</strong> soggetto e le<br />

leggi <strong>del</strong>la natura e il loro sapere. 130<br />

L’illustrazione <strong>del</strong> carattere intrusivo <strong>del</strong>l’errore «sessualità»,<br />

che rende i sessi degli intrusi, <strong>del</strong>le enclaves nel corpo umano, e il<br />

sabotaggio che esso compie nei riguardi <strong>del</strong>la legge paterna, in<br />

quanto essa è lo stesso principio di piacere universalmente<br />

giurisdicente, pone il soggetto ingannato da tale errore in una<br />

situazione drammatica proprio nella misura in cui da un lato è<br />

soggetto <strong>del</strong> pensiero «sessualità» si configura come una banalizzazione, perché<br />

l’operazione astraente che lo genera compie per ciò stesso uno spostamento dei sessi dal<br />

campo <strong>del</strong>la competenza soggettiva, informata dalla legge paterna, in quanto principio di<br />

piacere, a un campo altro in cui i sessi sono situati in una legalità presunta che<br />

scimmiotta la legalità <strong>del</strong>le leggi <strong>del</strong>la natura.<br />

130 Questa relazione amicale non è che un risvolto – certamente non il principale –<br />

<strong>del</strong>la relazione tra principio di piacere e principio di realtà. Un risvolto di questa<br />

relazione amicale è che non c’è conflitto fra la realtà <strong>del</strong>la natura e le sue leggi – perché è<br />

realtà – e il principio <strong>del</strong>la competenza normativa <strong>del</strong> soggetto.

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