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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Conversazione 341<br />

appartiene sempre a un ordinamento normativo. Anche il diritto di<br />

natura è un ordinamento (la norma di beneficio, che ne è la norma<br />

fondamentale, consente infatti di giudicare alleanze, privilegi,<br />

contratti, compromessi ecc.), così che quando parliamo di vita<br />

psichica come vita giuridica intendiamo comprendere tutto<br />

l’ordinamento che consegue dal fatto che la vita psichica sia<br />

normativa.<br />

Come definire e collocare allora la norma fondamentale di<br />

beneficio, se per Kelsen, da cui ci viene il termine, norma<br />

fondamentale è sinonimo di principio ispiratore (poco importa se<br />

enunciabile o no) e se inoltre per lui è sempre sostituibile (basta<br />

una rivoluzione per sostituirla), mentre per noi la norma di<br />

beneficio <strong>del</strong>la prima Città non solo è enunciabile, ma anche non<br />

sostituibile con un’altra norma?<br />

L’espressione «norma fondamentale», benché ci suoni ormai<br />

naturale, mi appare troppo generica. Possiamo usare un altro<br />

termine? Ho due ipotesi. La prima: «norma istitutiva di<br />

competenze», in quanto è la norma che ci fa distinguere il posto<br />

<strong>del</strong> Soggetto dal posto <strong>del</strong>l’Altro; la seconda: «norma di<br />

riconoscimento» in quanto conferisce all’altro quel privilegio da<br />

cui consegue l’obbligazione.<br />

Giacomo B. Contri<br />

Non mi preoccuperei <strong>del</strong>la nomenclatura, ma mi soffermerei su<br />

«ordinamento» e «fondamentale».<br />

Esiste ordinamento – che in fondo coincide con il concetto di<br />

certezza – se non c’è un solo caso che non sia contemplato dalle<br />

norme esistenti 440 e se non c’è un solo soggetto che non sia<br />

riferibile a quelle norme. L’ordinamento è tale in quanto fa<br />

Universo e riguarda tutti e tutte le possibili casistiche. Nella realtà<br />

degli uomini potrebbe non esserci ordinamento, ma, se c’è, ciò è<br />

possibile, perché esiste la legge di moto di cui parliamo. La dico<br />

440 Se un’azione o un <strong>del</strong>itto non fossero contemplati dalle norme esistenti, quelle<br />

norme sarebbero lacunose o bislacche.

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