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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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284<br />

«Università». Ri-capitolare<br />

tranquillamente gliela restituisce. La bambina scende<br />

immediatamente e se ne va per i fatti suoi, noi diremmo che se ne<br />

va nell’universo. Quale frase traduce intellettualmente questa<br />

esperienza? La bambina ha scoperto che non c’era niente da<br />

perdere. È l’esperienza sana per eccellenza: non esiste l’oggetto<br />

perdibile, non c’è niente di perduto. 361<br />

La buona psicologia dei fratelli Grimm ha perso la battaglia a<br />

causa <strong>del</strong>la psicologia novecentesca. A otto anni io ero entusiasta<br />

leggendo Hansel e Gretel e annotavo, senza la criticità che ho<br />

oggi, che il bambino non era affatto disturbato psichicamente<br />

dall’essere messo alla porta e dal doversi arrangiare perché papà e<br />

mamma non avevano niente da mangiare. Non c’è niente da<br />

perdere. La psicologia <strong>del</strong> nostro secolo, al contrario, si è costruita<br />

sull’idea che c’è addirittura qualcosa di perduto da sempre, che<br />

genera angoscia primaria.<br />

Cristina Musetti<br />

Oltre a «c’è molto da perdere», l’altro assioma <strong>del</strong>la psicologia<br />

attuale è «c’è molto da spiegare». Nei centri in cui ci si occupa dei<br />

bambini vengono fatti molti studi; uno di cui sono a conoscenza ha<br />

per oggetto l’esame di come i bambini narrano. Dopo aver<br />

raccontato la favola Il lupo e i sette capretti a un gruppo di<br />

cinquanta bambini dai 2 anni in su, si chiedeva loro di ripeterla. Si<br />

è notato che venivano riportati sempre gli episodi inerenti il lupo,<br />

mentre c’era una notevole percentuale di omissione degli episodi<br />

relativi alla madre. L’elaborazione di questi dati si è centrata sul<br />

problema, ritenuto insolubile, di spiegare perché i bambini non si<br />

riferissero alla madre. E benché ciò fosse palese, l’oscurità mentale<br />

è stata tale da non rendere possibile la rilevazione <strong>del</strong>l’aspetto<br />

notevole costituito dal fatto che non c’è niente da spiegare in ciò<br />

361 Le madri hanno spesso il timore che accada nel pensiero <strong>del</strong> bambino la vecchia<br />

frase un po’ sprezzante e puramente autoconsolatoria, che si applica alle ragazze: «Una<br />

persa e cento trovate», che significa che non c’è nulla da perdere. È importante ricordare<br />

che ciò che è pensabile da uno è pensabile da tutti.

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