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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Ambizione 237<br />

contrapposizione fra la soddisfazione pulsionale – colta<br />

nell’«urinare sulle ceneri» simbolizzante la conclusione<br />

<strong>del</strong>l’atto sessuale, come pure colta nel ludus divertito<br />

simbolizzato dall’agonismo senza aggressione dei bambini che<br />

fanno a chi va più lontano – e la civiltà [la soddisfazione di<br />

questa pulsione è il peso e l’impedimento che la civiltà dà alle<br />

pulsioni] – colta nella figura di Prometeo nel suo ladrocinio <strong>del</strong><br />

fuoco a danno degli dei, cioè <strong>del</strong>le pulsioni, derubate così <strong>del</strong>la<br />

soddisfazione (la rinuncia pulsionale, Triebverzicht). In questo<br />

affresco sadismo e aggressione stanno dunque dalla parte <strong>del</strong>la<br />

civiltà così individuata, contro l’erotismo uretrale. 301<br />

Freud accusa: bene gli ambiziosi e <strong>del</strong>inquente Prometeo,<br />

perché se le pulsioni sono degli dei, rubare loro il fuoco vuol dire<br />

organizzare la civiltà in funzione opprimente e frustrante la legge<br />

<strong>del</strong> moto pulsionale, 302 eludendo la questione<br />

<strong>del</strong>la meta, ovvero <strong>del</strong>la legge, ovvero <strong>del</strong>la soddisfazione<br />

<strong>del</strong>la pulsione, ovvero <strong>del</strong> desiderio riuscito, salvo poi far<br />

ritornare la questione rigettata nell’ammissione <strong>del</strong>l’esistenza di<br />

mete distruttive, aggressive, sadiche <strong>del</strong>le pulsioni.<br />

Volendo essere conseguenti, ciò corrisponde alla teoria per la<br />

quale la sola legge primaria <strong>del</strong>le pulsioni è l’aggressione (in<br />

ciò M. Klein mette la parola fine ai «distinguo» e forse alle<br />

esitazioni di K. Abraham), e che il solo compito, tanto<br />

psicoanalitico quanto civile, possibile è quello di educarle. […]<br />

È il desiderio <strong>del</strong>uso, cioè non riuscito per responsabilità o<br />

corresponsabilità <strong>del</strong>l’Altro, a essere aggressivo, sadico ecc. nei<br />

confronti <strong>del</strong> suo «oggetto» che non è nient’altro che l’Altro<br />

<strong>del</strong>udente (non insufficiente), come abbiamo sottolineato a più<br />

riprese nell’assumere l’analisi freudiana <strong>del</strong>la melanconia. […]<br />

301 AA.VV., Lexikon psicoanalitico e Enciclopedia, op. cit., pp. 78-79.<br />

302 Anche la dedica apposta sulla copia di un proprio libro, richiestagli da qualcuno<br />

che intendeva farne dono a Mussolini e in cui quest’ultimo viene posto in parallelo a<br />

Prometeo e definito «eroe <strong>del</strong>la civiltà», costituisce in realtà un manifesto antiprometeico<br />

di Freud.

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