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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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58<br />

«Università». Ri-capitolare<br />

Per quanto riguarda la distinzione esistente nel primo versante<br />

<strong>del</strong> crinale indicato, ovvero tra normalità e malattia, aggiungo solo<br />

una parola per non perdere di vista due concetti fondamentali che<br />

in parte ho già <strong>del</strong>ineato. Il primo: la malattia è ostacolo<br />

all’esperienza di normalità. Il secondo: la malattia, in sé stessa,<br />

non è opposizione alla normalità. Il suo essere ostacolo, che non fa<br />

opposizione, risulta evidente qualora si ponga mente al fatto di<br />

comune osservazione che la malattia psichica – nei suoi elementi<br />

costitutivi che ritroviamo nella triade di inibizione-sintomoangoscia<br />

– è denuncia <strong>del</strong>lo stato insoddisfacente in cui un<br />

soggetto si trova, in quanto costituisce la condizione mediante la<br />

quale l’esigenza <strong>del</strong>la soddisfazione, presente nel sintomo come<br />

soddisfazione mancata (o raggiunta solo compromissoriamente,<br />

vale a dire senza correzione <strong>del</strong>l’errore), insiste, nel medesimo<br />

tempo, nella ricerca di una meta più soddisfacente al proprio moto.<br />

Con questo, però, normalità e malattia, pur essendo collocabili<br />

sul versante opposto a quello <strong>del</strong>la psicopatologia non-clinica, non<br />

sono coincidenti all’origine. 102 Le teorie che lo affermano,<br />

pongono un’irrimediabile ipoteca sulla capacità morale <strong>del</strong>l’essere<br />

umano: il soggetto umano per quanti sforzi faccia, resta così<br />

inestricabilmente impigliato per un verso nella propria esigenza<br />

morale ineliminabile (si veda, per esempio, la nevrosi ossessiva) e<br />

contemporaneamente, nel verso opposto, nel difetto di capacità<br />

morale propria <strong>del</strong>la specie cui appartiene, con il risultato di<br />

ritenersi non imputabile rispetto alla propria e di tutti (in)capacità<br />

morale.<br />

L’opposizione frontale alla norma avviene allorché la<br />

deficienza morale che già è nella malattia clinica, si arma,<br />

spogliandosi dei sintomi, e passa ad atteggiamento culturale,<br />

ricercando contemporaneamente una omologazione legale.<br />

102 Uno sviluppo antifreudiano <strong>del</strong>l’asserzione freudiana sopra ricordata ha portato ad<br />

affermare che la malattia è normale, perché costituisce il punto di partenza di ogni<br />

soggetto umano. In particolare è questa la tesi kleiniana, secondo cui il soggetto origina<br />

nelle posizioni (schizoparanoide e depressiva) che traggono il loro carattere dall’essere<br />

omogenee alle grandi figure classiche <strong>del</strong>la malattia mentale.

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