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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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«Università». Ri-capitolare<br />

Come era fatta l’antica natura umana? Intanto si articolava in tre<br />

generi di sesso: il maschile, il femminile e l’androgino, ora<br />

scomparso e di cui è rimasto solo il nome. Per di più – dice Platone<br />

– esso è usato in senso spregiativo essendo l’androgino il sesso<br />

formato dalla compresenza degli altri due nello stesso individuo;<br />

gli individui conformi a questa natura arcaica erano di forma<br />

sferica, rotonda, uomini doppi, con quattro mani, quattro gambe,<br />

un’unica testa con due volti uguali, rivolti in direzioni opposte.<br />

Sorprendentemente, costoro erano dotati di grande potenza,<br />

velocità e agilità, paragonabile – dice Aristofane – a quella dei più<br />

provetti saltimbanchi. La forza e il vigore li insuperbirono, così<br />

che divennero insolenti e arroganti, spregiatori degli dei sino a<br />

insidiarne la dimora celeste. Dopo un concilio Zeus decretò una<br />

punizione, per così dire, di compromesso: non volendo perdere i<br />

sacrifici e gli onori di una razza umana opportunamente<br />

addomesticata, decise di non annientare gli uomini, ma li condusse<br />

a più miti consigli tagliandoli a metà. Apollo fu incaricato di<br />

stirare loro la pelle, di ricucirli, di eliminare le pieghe, lasciando<br />

tuttavia il nodulo ombelicale a memoria <strong>del</strong>l’antico castigo e<br />

rivolgendo loro la faccia dalla parte <strong>del</strong>l’ombelico, perché vedendo<br />

l’antica ferita fossero resi mansueti.<br />

Da quando gli uomini furono così divisi e moltiplicati per due,<br />

persero sì la conformità all’antica natura, ma non l’antica natura,<br />

dalla quale neanche Zeus poteva separarli essendo quella la loro<br />

essenza e quindi eterna e intramontabile. Sicché l’antica natura<br />

continuò ad agire, inducendo in essi una spinta irresistibile a<br />

riconformarvisi, cercando affannosamente ciascuna la propria metà<br />

perduta. A questo punto compare il termine metà. Quando<br />

l’affannosa ricerca aveva successo, le due metà, nello sforzo di<br />

riunirsi e rifondersi, si avvinghiavano l’una all’altra e non<br />

facevano più niente: morivano così di fame o ambedue o una <strong>del</strong>le<br />

due, mentre la superstite cercava un’altra metà. Dinanzi al rischio<br />

di estinzione <strong>del</strong>l’umana stirpe – e Giove vede questo rischio come<br />

un pericolo per le libagioni che gli provenivano dall’umanità –

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