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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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«Università». Ri-capitolare<br />

a considerare l’oggetto «uomo»: educazione ed educabilità non<br />

sono più appannaggio <strong>del</strong>la pedagogia, ma un orizzonte al quale<br />

più discipline debbono far convergere, in armonica collaborazione,<br />

i loro sforzi. Se l’educazione è l’oggetto di una scienza specifica,<br />

quando parliamo di educazione concreta essa diventa tuttavia un<br />

processo, un evento a più voci. I quattro momenti <strong>del</strong>l’educazione<br />

che abbiamo più sopra ricordato – sviluppo, apprendimento,<br />

cultura e autonomia – non possono prescindere da una<br />

epistemologia che faccia convergere più competenze in un’unica<br />

progettualità educativa. Ciò significa che, al di là dei tentativi di<br />

fagocitazione e sovrapposizione di una disciplina nei confronti di<br />

altre, ogni scienza, autenticando i propri oggetti e metodi, non può<br />

fare a meno di entrare in interazione con altre scienze.<br />

Si assiste però a un altro conflitto importante: sanità, università,<br />

regione, psicologia, ciascuna per suo conto, si arrogano il diritto di<br />

formare gli educatori, generando confusione di ruoli e<br />

professionalità. In questo nuovo dibattito politico, scolastico,<br />

scientifico, e pseudo-scientifico, la pedagogia segnala il pericolo<br />

<strong>del</strong>la scomparsa <strong>del</strong>l’oggetto <strong>del</strong>la pedagogia: il bambino,<br />

l’adolescente, l’adulto o, nella scuola, l’alunno. Così come segnala<br />

la rimozione o l’eclissi <strong>del</strong>l’artefice <strong>del</strong>l’educazione. Tali fenomeni<br />

testimoniano la crisi epistemologica <strong>del</strong>le scienze educative,<br />

proprio nel momento in cui, parallelamente, si scopre la<br />

dimensione educativa <strong>del</strong>l’extra-scolastico che, in maniera<br />

informale, incide molto più <strong>del</strong>la famiglia e <strong>del</strong>la scuola. Lo<br />

spazio-tempo <strong>del</strong>l’extra-scolastico fornisce a una elaborazione<br />

pedagogica e psicologica in crisi input intuiti, ma sconosciuti. Si<br />

fanno cose, ma si pensa poco; non si pongono quesiti e ci si<br />

accontenta <strong>del</strong> come; invece <strong>del</strong>la verità, ci si limita a certezze<br />

settoriali; la cultura <strong>del</strong>l’emergenza e <strong>del</strong>l’urgenza ha sostituito i<br />

traguardi a lunga scadenza. Epistemologicamente abbiamo bisogno<br />

di teorizzazioni nuove. Soprattutto nella prospettiva di una<br />

convergenza armonica di competenze specifiche, dobbiamo trovare<br />

valori condivisi anche sul piano scientifico. Sono un’evidenza il

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