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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Banalizzazione 223<br />

nelle modalità psicopatologiche correnti <strong>del</strong>la vita quotidiana. In<br />

essa lo si ritrova confezionato, per così dire, nelle sue forme prêtà-porter,<br />

in atteggiamenti, modi di dire, proverbiali espressioni di<br />

presunta sapienza, in cui l’invidia, che <strong>del</strong> moralismo è compagna,<br />

trova il suo alloggio. Si pensi per esempio alla frase: «Mal<br />

comune, mezzo gaudio»: tra l’altro, con la presunzione di avere<br />

efficacia consolatoria, essa mette in valore una condizione che, se<br />

fosse, sarebbe di impossibilità per ogni terapia, in particolare<br />

psicoanalitica. Per uscire dai miei guai, a me nevrotico occorre<br />

quanto meno che ce ne sia uno che possa diventare il mio<br />

ϑεραπων e che non sia nel «mal comune».<br />

4. Paternalismo e infantilismo<br />

Una figura <strong>del</strong> moralismo è il paternalismo, che, in quanto esito<br />

<strong>del</strong>la corruzione banalizzante nel suo concetto, è a sua volta<br />

contagioso diffusore di banalizzazioni moralisticamente atteggiate.<br />

È nelle maniere paternalistiche di essa che tra l’altro è agevole<br />

cogliere la tendenza <strong>del</strong>la banalizzazione a mascherare sé stessa<br />

attraverso una mossa di banalizzazione. Con essa nasconde la<br />

precisione, la portata e la mira <strong>del</strong>la sua operazione, occultandone<br />

appunto la rilevanza. 283 Si pensi quanto i padri sottomessi,<br />

interpreti <strong>del</strong> paternalismo, appunto nelle sue forme<br />

apparentemente innocenti, distratte e leggere, promuovano<br />

l’infantilismo dei figli. In questa condizione vi è poi agio per<br />

disconoscere che l’infantilismo <strong>del</strong> figlio, quando c’è, è provocato<br />

dall’infantilismo che alberga nel paternalismo adulto. In questa<br />

condizione di occultamento c’è agio di attribuire l’infantilismo<br />

all’infanzia come se fosse una sua qualità, mentre l’infantilismo è<br />

solo adulto. Quando non ci si lasci ingannare dalla sua presunta<br />

banalità, la banalizzazione mostra come nell’appropriarsi <strong>del</strong>la<br />

283 Ciò è annotato puntualmente nella voce <strong>del</strong> Lexikon dedicata a questo lemma,<br />

dove si osserva che, sotto questo profilo, la banalizzazione è affine alla rimozione,<br />

essendo questa un atto che non soltanto nasconde l’oggetto, il contenuto, la<br />

rappresentazione che rimuove, ma anche l’atto stesso <strong>del</strong> rimuovere. Cfr.: op. cit., p. 88.

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