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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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84<br />

«Università». Ri-capitolare<br />

che nel loro presentarsi empirico si offrono, al pari di tutti gli altri<br />

contenuti empirici – in particolare di tutte le determinazioni<br />

empiricamente note <strong>del</strong> corpo umano – come determinazioni, fatti,<br />

qualità, potenze, processi, liberamente disponibili, cioè disponibili<br />

senza predeterminazione <strong>del</strong> loro senso e <strong>del</strong>la loro agibilità. Nel<br />

caso dei sessi si presentano come plurali nel numero di due.<br />

L’operazione astraente fa astrazione dai sessi, così come sono<br />

empiricamente dati, e dalla loro dualità, annunciando che essi sono<br />

soltanto la replica secondo due localizzazioni – maschio e femmina<br />

– di un’unica essenza: la sessualità appunto, che si ritrova identica<br />

nell’una e nell’altra <strong>del</strong>le due localizzazioni. I sessi sono in tal<br />

modo risucchiati nell’unicità <strong>del</strong>l’essenza, in essa colti come<br />

omogenei e restituiti – in questo loro trapassare ne «la sessualità» e<br />

a causa di questo trapasso – come due solo numericamente non più<br />

differenti ma soltanto discreti, di modo che la dualità residua è<br />

sopraffatta dalla monosessualità. La quale sessualità monadica poi,<br />

che sta ai sessi come un’essenza alle sue attuazioni localizzate, è<br />

pensata a sua volta come localizzazione di un’essenza, astratta, di<br />

secondo grado. 125<br />

Ma ora si consideri meglio la predetta sottrazione: i sessi rapiti<br />

dalla sessualità sono rapinati. Per meglio <strong>del</strong>ucidarla conviene<br />

cominciare con l’annotare che il termine «sessualità» si presenta<br />

come il contenuto cardine, il perno di una teoria, falsa sì ma pur<br />

sempre teoria, che in prima istanza e nella sua vulgata si presenta<br />

come una teoria pretesa scientifica, di tipo naturalistico, di cui il<br />

primo tratto è di essere quindi formulabile mediante un enunciato<br />

descrittivo, 126 che può essere il seguente: «I sessi sono quegli<br />

125 Anche <strong>del</strong>l’essenza «sessualità» ci sarebbe un’essenza: l’«istintività». La<br />

sessualità è, in questo assunto, contenuto di un errore: l’istintività alloggiata nei sessi.<br />

Non è difficile comprendere che i sessi, rapiti nella sessualità e in essa<br />

mistificatoriamente trasfigurati, sono riproposti dall’identità <strong>del</strong>l’essenza come eguagliati<br />

e dall’istintività di tale identità come comandati da essa, cioè sottratti alla libera<br />

disponibilità.<br />

126 Un enunciato è descrittivo quando asserisce un contenuto il cui tenore è dato<br />

dall’espressione: «Le cose stanno così e così».

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