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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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«Università». Ri-capitolare<br />

<strong>del</strong>l’atto compiuto dal bambino che sanziona il padre il quale,<br />

rinunciando intenzionalmente alla pronuncia corretta e assumendo<br />

l’errore (o meglio: ciò che il bambino poteva dire con il suo<br />

apparato fonatorio), lo offende. 331 In quell’occasione Giacomo<br />

Contri mostrava il valore giuridico e sanzionatorio <strong>del</strong>la risposta<br />

<strong>del</strong> figlio al padre, così come la sua giusta rabbia per essere stato<br />

offeso. Se il gioco continuasse e da episodico diventasse il modo<br />

normale di trattare il bambino, egli si ammalerebbe o, giustamente,<br />

toglierebbe il saluto al padre. Il riconoscimento di questo tipo di<br />

sanzione fa parte <strong>del</strong>le cose che siamo andati individuando in<br />

questi anni: se il bambino che ha iniziato a parlare, a un certo<br />

punto smette di parlare – benché ne abbia tutta la competenza –<br />

egli in realtà compie un atto sanzionatorio nei confronti dei suoi<br />

altri.<br />

Come ha suggerito Raffaella Colombo, l’unità linguistica<br />

minima non è costituita dai fonemi e neppure dalle parole, ma<br />

dalla frase, in cui rintracciamo la competenza a un tempo<br />

psicologica, morale e giuridica <strong>del</strong> soggetto: un bel giorno, a<br />

sorpresa, il bambino prende la parola e lascia scoprire di aver<br />

avuto tutto pronto, anche l’apparato linguistico. 332 È qui che<br />

l’atteggiamento, fino a quel momento condiscendente, degli adulti<br />

verso il bambino può cambiare e può accadere che il bambino<br />

venga ammalato in ciò che dice, fino a perdere la parola.<br />

Ho affermato in precedenza che la lingua – accanto a pensiero,<br />

città e corpo – è uno dei quattro stadi <strong>del</strong>le istituzioni. Ora occorre<br />

aggiungere che il discrimine fra psicologia e psicopatologia<br />

attraversa tutte e quattro queste realtà, vale a dire che in tutte e<br />

quattro possiamo trovare normalità o patologia. In modo<br />

331 Tale e quale alla barzelletta <strong>del</strong> barman che risponde balbettando a chi gli chiede<br />

balbettando il caffè, mentre non balbetta quando arriva un altro cliente che parla senza<br />

difetti di pronuncia. Il balbuziente può allora ben dire al barman: «Ma come! Lei mi ha<br />

preso in giro!» e il barista gli risponde: «No, prendevo in giro quell’altro».<br />

332 [Si veda in questo volume la lezione inaugurale <strong>del</strong> presente Corso, il giorno 11<br />

novembre 1995, e la ripresa <strong>del</strong> dibattito nella seduta <strong>del</strong> 24 novembre 1995 <strong>del</strong><br />

Seminario <strong>del</strong>la SPPP 1995-96, Vita psichica come vita giuridica, 2].

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