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«UNIVERSITÀ». RI-CAPITOLARE - 1997 - Società Amici del Pensiero

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Psicopatologia - Psicologia 57<br />

propria inconclusività e <strong>del</strong> proprio termine insoddisfacente, al<br />

contrario può addirittura aspirare a proporsi come nuova norma e<br />

nuovo stato risolutivo. 101 Da ciò risulta evidente che le due<br />

posizioni profondamente confliggenti sono rappresentate, da un<br />

lato, da normalità & malattia – le quali, benché non confondibili,<br />

risultano strettamente associate su di un versante <strong>del</strong> crinale –,<br />

mentre dall’altro lato fa loro da contrappeso la realtà, che in questo<br />

momento consideriamo ancora indistinta, <strong>del</strong>la psicopatologia nonclinica:<br />

l’opposizione radicale alla norma non si realizza tanto<br />

nella malattia clinica, quanto nella psicopatologia non-clinica; è da<br />

questa che la malattia trae la propria forza paradossale – perché in<br />

realtà si tratta di debilità – ed è da questa che la malattia trae la<br />

propria stabilità nel tempo.<br />

Il nucleo non-clinico <strong>del</strong>la psicopatologia<br />

Abbiamo più volte affermato che la malattia sarebbe facilmente<br />

guaribile se non traesse forza e stabilità dalla psicopatologia nonclinica,<br />

perché il passaggio a questa condizione – nella quale la<br />

tendenziale liquidazione di ogni residuo sintomatico (questo ne è<br />

per lo meno l’orientamento, benché mai completamente realizzato)<br />

produce almeno l’illusione di rinnegare, insieme al sintomo, la<br />

contingenza <strong>del</strong>la propria soggettività – permette al soggetto di<br />

aspirare a trasformare la propria malattia in teoria generale. Una<br />

teoria di portata generale gode più facilmente <strong>del</strong> privilegio<br />

<strong>del</strong>l’omologazione culturale, cosicché, dall’alto di questa supposta<br />

rispettabilità, può offrire copertura agli insuccessi <strong>del</strong>la malattia,<br />

propiziandone la durata nel tempo. È la psicopatologia non-clinica,<br />

dunque, a costituire il nucleo e il motore segreto da cui la malattia<br />

è sedotta e da cui mutua la forza di opposizione alla normalità, così<br />

come accadrebbe a un corpo celeste che, privo di luce propria,<br />

illumina di luce riflessa.<br />

101 Questo è il senso <strong>del</strong>la successiva definizione di psicopatologia come neo-norma<br />

o neo-produzione giuridica. Si vedano a questo proposito gli esempi che possono essere<br />

tratti non solo dalla vita ordinaria, ma anche dalla letteratura e dalla storia <strong>del</strong> pensiero.

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