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L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />

che ogni anno entrano nel mercato del lavoro, sono disoccupati. Inoltre, meno di un<br />

terzo delle donne partecipa alla forza lavoro 2 .<br />

* * *<br />

Difficile da fermare la pratica dell’aborto selettivo, o la soppressione alla nascita,<br />

delle femmine (oltre dieci milioni di feticidi ne<strong>gli</strong> ultimi vent’anni) che ha causato lo<br />

squilibrio fra i sessi (107 uomini per ogni cento femmine) che accentua i problemi<br />

dell’occupazione e dell’istruzione. La preferenza per i fi<strong>gli</strong> maschi non è più solo un<br />

privilegio dei poveri e delle campagne, anzi sembra proprio che istruzione e benessere<br />

tendano ad aggravare la situazione, perché facilitano l’accesso alle tecnologie che consentono<br />

di stabilire in anticipo il sesso del nascituro. Infatti, i due stati con la sex ratio<br />

più squilibrata sono proprio due dei più sviluppati, cioè Punjab e Haryana. Lo squilibrio<br />

tra i sessi differisce, quindi, tra regione e regione e comincia a creare seri problemi<br />

anche nelle grandi metropoli dove si riversa un’immigrazione prevalentemente maschile.<br />

Un elemento determinante del persistere di questo fenomeno è il crescente peso<br />

che il pagamento <strong>della</strong> dote ha assunto per la fami<strong>gli</strong>a <strong>della</strong> sposa 3 , per cui la donna<br />

viene percepita come “un costo da rimuovere” (Armellini, 2008: 133).<br />

In India, primo paese al mondo a farlo, la pianificazione familiare venne introdotta<br />

nel 1952 e nel 1959 si decise di favorire la sterilizzazione, distribuendo anche<br />

piccoli compensi monetari a chi vi si sottoponeva. I modesti risultati raggiunti fecero<br />

credere che la causa risiedesse nella povera distribuzione del servizio, mentre in realtà<br />

la misura non era affatto gradita. Furono così aumentati <strong>gli</strong> incentivi monetari e<br />

le pesanti pressioni che, nel contesto, si trasformarono in vera e propria coercizione.<br />

Quando all’inizio de<strong>gli</strong> anni ’70 si capì che la popolazione continuava a crescere al<br />

tasso annuale del 2,25%, si passò ai “campi di sterilizzazione”, strutture mobili per<br />

massicci interventi, nei quali tra il 1971 e il 1973 vennero sterilizzati quasi cinque<br />

milioni di uomini. Questi interventi continuarono, anche grazie al sostegno finanziario<br />

dell’ONU, fino a quando nel 1976 Indira Gandhi introdusse una politica di sterilizzazione<br />

di massa, principalmente maschile, altamente coercitiva, cosa che risultò<br />

facilitata sia dallo stato di emergenza proclamato nel 1975, che dai maggiori fondi<br />

provenienti da ONU, Banca Mondiale (BM) e dalla cooperazione svedese. Ma il risentimento<br />

creato da più di otto milioni di vasectomie realizzate nel 1975-76 contri-<br />

2 L’occupazione femminile ha un ruolo importante nella riduzione <strong>della</strong> povertà, perché<br />

oltre ad accrescere il reddito familiare, rafforza lo status <strong>della</strong> donna, limita il numero di<br />

fi<strong>gli</strong>, per i quali mi<strong>gli</strong>ora il livello di istruzione e di assistenza sanitaria, aumenta il risparmio<br />

e l’accumulazione di assets che a loro volta generano reddito addizionale.<br />

3 Il mancato pagamento <strong>della</strong> dote pattuita è la causa dell’uccisione di tante giovani mo<strong>gli</strong><br />

indiane. Attorno all’aborto selettivo c’è un giro d’affari che vale circa $100 milioni. Due<br />

studi pubblicati da The Lancet (26.05.2011 e 04.06.2011) mostrano che la sex ratio (numero<br />

di bambine per 1.000 bambini tra 0 e 6 anni) è scesa da 945 nel 1991 a 927 nel 2001<br />

e a 914 nel 2011 e si stima che tra il 1980 e il 2010 non siano venute al mondo tra 4 e 12<br />

milioni di bambine Inoltre, lo squilibrio demografico contribuisce al fenomeno delle<br />

“spose bambine” vendute e trasportate come bestiame da un capo all’altro del paese. Ma<br />

ci sono indicazioni dell’inizio di un ritorno <strong>della</strong> sex ratio a livelli normali, e particolarmente<br />

in que<strong>gli</strong> stati dove il rapporto era peggiore, come Punjab e Haryana, forse perché,<br />

si ipotizza, al mi<strong>gli</strong>orare del reddito familiare la pratica dell’aborto selettivo o <strong>della</strong> soppressione<br />

delle fi<strong>gli</strong>e appena nate diventa meno necessaria (TE, 31.12.2011).

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