L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />
la fase negoziale. In effetti, la cooperazione per la ricerca ebbe inizio a metà de<strong>gli</strong><br />
anni ’80 e il primo “EU-India Science and Technology Agreement” fu firmato nel<br />
2001 e poi rinnovato nel 2009. Nonostante l’UE sia ora il principale partner commerciale<br />
dell’India, questa occupa solo l’ottavo posto tra i paesi che commerciano<br />
con l’UE, i rapporti politici sono molto limitati, <strong>gli</strong> scambi sociali scarsi e quelli culturali<br />
al minimo livello. In effetti, mentre l’India si sta avvicinando a molte parti del<br />
mondo, le relazioni con l’UE potrebbero, e dovrebbero, essere più significative di<br />
quello che attualmente sono (Wülbers, 2010: 2).<br />
Inoltre, spesso le politiche dell’UE sembrano favorire il Pakistan o il Bangladesh<br />
a scapito dell’India, come nel caso del “Generalised System of Preferences” o delle<br />
posizioni assunte per il Kashmir, e <strong>gli</strong> IDE europei preferiscono Cina e <strong>altri</strong> paesi<br />
asiatici. L’attenzione che l’UE mostra per l’India potrebbe forse mi<strong>gli</strong>orare se in Europa<br />
ci fosse una consistente presenza indiana che agisse come la lobby attiva ne<strong>gli</strong><br />
USA. Nell’OMC 2 , ma spesso anche in altre istituzioni internazionali, UE e India si<br />
trovano collocate in campi opposti e i rapporti bilaterali dell’India con alcuni paesi<br />
membri dell’UE continuano a essere privilegiati rispetto a quelli comunitari – come<br />
dimostrano lo stretto rapporto con la Francia (vertice annuale dei rispettivi ministri<br />
de<strong>gli</strong> Esteri e vari comitati congiunti su differenti materie) e ancor più quello con<br />
l’Inghilterra – con il risultato che la concorrenza tra <strong>gli</strong> organi comunitari e quelli<br />
dei paesi membri e spesso vinta da questi ultimi, perché i negoziati sono più semplici<br />
e, quindi, più veloci – vedi il successo del Forum parlamentare indo-tedesco<br />
(Wülbers, 2011: 21-22).<br />
A ogni modo, è sempre più evidente che “l’alienamento strategico dell’India e<br />
dell’UE non ha senso nell’attuale panorama geopolitico” e non si capisce perché la<br />
più grande democrazia al mondo e il maggiore gruppo di paesi democratici al mondo<br />
non riescano a dialogare in modo da combinare le forze per superare le debolezze.<br />
Nonostante che condividano interessi comuni su una serie di questioni globali importanti<br />
– riforma dell’ONU, peace building e peacekeeping 3 , giustizia, lotta al terrorismo,<br />
proliferazione e problemi ambientali – il basso livello d’interazione impedisce<br />
quella cooperazione dalla quale otterrebbero entrambe dei benefici. Finora il rapporto<br />
India-UE è restato eccessivamente legato a commercio e sviluppo, quando invece potrebbero<br />
concentrarsi su come me<strong>gli</strong>o preservare due società multi etniche, multi religiose,<br />
pluraliste e democratiche. In effetti, il contesto nel quale questa relazione si sta<br />
sviluppando, è cambiato drammaticamente ne<strong>gli</strong> ultimi dieci anni a causa dell’ascesa<br />
di nuovi attori globali, tra i quali proprio l’India, che stanno creando un mondo sempre<br />
più multipolare. Sono quindi emersi i seguenti problemi: mentre la crisi ha accresciuto<br />
l’autostima indiana, l’UE tende a ripiegarsi su se stessa per affrontare le tensioni finanziarie;<br />
non avendo ancora unificato la politica di sicurezza e di difesa, l’UE ha difficoltà<br />
a essere accettata come un vero partner dall’India; nell’affrontare conflitti e situazioni<br />
critiche in <strong>altri</strong> paesi l’India mostra un maggior rispetto per la loro sovranità<br />
nazionale, mentre l’UE è molto più disposta a promuovere interventi internazionali per<br />
fermare massive violazioni di diritti umani (EUISS-II, 2010: 3, 6 e 7).<br />
2 Il caso più esemplare di contrapposizione è stato il trattato sui “Trade Related Intellectual<br />
Property Rights” (TRIPS) con il quale si è cercato di standardizzare le norme relative<br />
a<strong>gli</strong> IPR.<br />
3 L’India è una delle maggiori fonti di peacekeepers e recentemente è diventata il paese<br />
che offre una grande assistenza, anche in termini di peacekeepers, all’Afghanistan e sostiene<br />
il governo di Mohammed Karzai.