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L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />

Pokhran nel 1998 e per il nuovo conflitto con il Pakistan nella regione del Kargill<br />

nella primavera del 1999, la prima guerra convenzionale tra due potenze atomiche.<br />

La vittoria del BJP nel 1998 rese possibile la formazione di un governo di coalizione,<br />

guidato da Vajpayee, con una più stabile alleanza con lo NDA, un raggruppamento<br />

di partiti prevalentemente regionali. Il nuovo governo di Vajpayee rimise in<br />

moto il processo delle riforme eliminando sistematicamente il sistema di licenze per<br />

l’importazione di beni di consumo, riducendo i livelli tariffari (attualmente il dazio<br />

medio ponderato è 6%), privatizzando parecchi imprese del settore pubblico, liberalizzando<br />

molti tassi d’interesse, accrescendo la competitività nel settore bancario e<br />

dando il via a un a massiccio programma per la costruzione di infrastrutture. Alle<br />

elezioni del 2004 partecipò con lo slogan “Shining India” 53 , ma l’United Progressive<br />

Alliance (UPA), guidata dall’INC presieduto dalla vedova di Rajiv Gandhi, conquistò<br />

la maggioranza e diede vita al governo di Manmohan Singh, che come ministro<br />

dell’Economia all’inizio de<strong>gli</strong> anni ’90 aveva messo in moto il processo di liberalizzazione<br />

e d’apertura internazionale dell’economia indiana. L’UPA ha cercato di continuare<br />

quella stessa politica neoliberista che aveva distinto i governi del BJP (1998-2004), malgrado<br />

poi fosse diventata la causa principale <strong>della</strong> sua sconfitta alle elezioni del 2004.<br />

L’UPA era, però, una coalizione minoritaria – INC, Samajwadi Party (Socialist Party) e<br />

DMK, Dravida Munnetra Kazhagam (Dravidian Progress Federation) –, per cui il governo<br />

ebbe bisogno dell’appoggio esterno dei partiti del Fronte di Sinistra, cosa che<br />

non ha aiutato Singh a portare a termine il lavoro intrapreso nei primi anni ’90 (Paraganiya,<br />

2008: xviii e 97). Inoltre, la sconfitta del BJP alle elezioni del 2004 ha permesso<br />

al RSS di riprendere il controllo su questo partito, dopo che la sua influenza era notevolmente<br />

diminuita durante <strong>gli</strong> anni che il BJP era stato al governo guidando lo<br />

NDA, il che potrebbe riportarlo su posizioni più estremiste.<br />

Se era sembrato che con questi due grandi partiti di massa avesse avuto inizio<br />

l’era del bipolarismo, in realtà non è stato così, perché “i veri vincitori nel 2004<br />

[come nel 2009] sono stati la pletora dei partitini di casta bassa e regionali, la cui<br />

quota di rappresentanza ha continuato a crescere e ora supera la metà dei voti nazionali”,<br />

la frammentazione essendo ormai la principale caratteristica <strong>della</strong> politica indiana.<br />

Nell’INC, l’unico restante principio organizzativo è la dinastia Nehru-<br />

Gandhi, un principio che malauguratamente sta diventando naturale nel partito e in<br />

molte altre aree <strong>della</strong> società indiana (Luce, 2010: 172, 184 e 212).<br />

Alle elezioni del 2009 (elettorato di 710 milioni, il 58,4% dei quali ha votato, stessa<br />

percentuale del 2004) l’INC ha ottenuto 206 seggi su 543, per cui il primo ministro<br />

Singh ha potuto formare il governo con il solo INC e l’incondizionato appoggio esterno<br />

di alcuni piccoli partiti o individui. Notevole il forte calo di consensi del BJP e <strong>della</strong><br />

sinistra che perde sia il Bengala occidentale che il Kerala. Essendo “ossessivamente<br />

focalizzate sull’identità castale, le elezioni indiane hanno ta<strong>gli</strong>ato fuori movimenti basati<br />

su idee sia a destra sia a sinistra, e gravemente confuso l’agenda delle riforme”. In<br />

stato non nucleare; rigorosi controlli sull’esportazione di materiali nucleari e di missili;<br />

partecipazione a negoziati per la riduzione dei materiali fissili; continuazione <strong>della</strong> moratoria<br />

sui test nucleari; e impegno a un disarmo atomico globale, verificabile e non discriminatorio.<br />

L’accordo nucleare con <strong>gli</strong> USA dovrebbe aiutare l’India ad ampliare notevolmente<br />

il programma di sviluppo dell’energia atomica a scopi civili, ma anche militari<br />

(Chari, 2009: 173-77).<br />

53 “Incredible India” è invece il nome di un’ufficiale campagna turistica lanciata nel 2002<br />

e ancora usata dal ministero del Turismo.

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