L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />
2001 tra Tamu e Kalemayo in Myanmar e che in effetti connette il Manipur con il<br />
Myanmar. Due altre sezioni sono in costruzione a Rhi-Tidim e a Rhi-Falam, all’altro<br />
lato <strong>della</strong> frontiera con il Mizoram. New Delhi ha esteso linee di credito per il mi<strong>gli</strong>oramento<br />
<strong>della</strong> linea ferroviaria Yangon-Mandalay ed ha creato una rete di fibre<br />
ottiche per connettere Calcutta con Yangon e Mandalay, mentre procede con difficoltà<br />
la ricostruzione <strong>della</strong> Stilwell Road (la vecchia Via <strong>della</strong> Seta meridionale) tra<br />
India e Cina, che attraversa il Myanmar.<br />
Le relazioni indo-birmane sono state facilitate dalla comune appartenenza alla<br />
“Bay of Bengal Initiative” e alla BIMSTEC. Il mi<strong>gli</strong>oramento dei rapporti è stato<br />
accompagnato dalla ripresa delle vendite di armi alla Birmania, dall’acquisto da parte<br />
di New Delhi delle azioni di un bacino di gas nelle acque birmane, dalla riapertura<br />
dei rispettivi consolati in Mandalay e Calcutta e da esercizi navali congiunti. Non è<br />
stata invece ancora completata quella parte <strong>della</strong> progettata Asian Highway che deve<br />
collegare, attraversando Myanmar, Calcutta con Bangkok. L’India sta anche costruendo<br />
le strade per collegare Mizoram con Mandalay, ha esteso una linea di credito<br />
di $56 milioni alla Birmania per modernizzare la strada tra Mandalay e Rangoon.<br />
Inoltre, sta terminando il mi<strong>gli</strong>oramento del porto e delle linee di accesso alla<br />
foce del fiume Kaladan (“Kaladan Multi-modal Transport Project”) che servono a<br />
mi<strong>gli</strong>orare le opportunità di commercio tra Myanmar e Thailandia e l’accesso al<br />
nordest dell’India. Con questi progetti l’India sta cercando un itinerario alternativo<br />
per la regione dello Stretto di Malacca insieme con un accesso al Mare Cinese Meridionale.<br />
Questa politica chiaramente riflette una strategia terra-mare che possa proiettare<br />
l’influenza indiana a est e contrastare le ambizioni strategiche cinesi in Asia<br />
sud-orientale e nell’Oceano Indiano.<br />
Nel 2008, India e Myanmar hanno firmato quattro accordi di cooperazione economica:<br />
il “Bilateral Investment Promotion Agreement”, due accordi per<br />
l’estensione di una linea di credito di $20 milioni tra l’“EXIM Bank of India” e la<br />
“Myanmar Foreign Trade Bank” per finanziare la costruzione di un impianto per la<br />
fabbricazione di cavi e una di $64 milioni per tre linee elettriche di 230kv, mentre il<br />
quarto accordo riguarda la creazione di una linea bancaria tra la “Myanmar Economic<br />
Bank” e l’“United Bank of India”. Sono state infine discusse nuove e potenziali<br />
aree di cooperazione, quali IT, industria automobilistica, tessile, sistema di trasporto<br />
fluviale e di superficie.<br />
Le possibilità di cooperare tra questi due paesi sono potenzialmente molto alte poiché<br />
l’India ha bisogno di energia e le riserve di gas naturale di Myanmar si stima ammontino<br />
ad almeno 2,5 trilioni di metri cubici. La società indiana “ONGC Videsh” e la “Gas Authority<br />
of India” possiedono una quota del 30% nell’esplorazione e produzione dei campi<br />
offshore di gas nell’area di Sittwe, provincia dell’Arakan, ma l’India deve ancora risolvere<br />
il problema di come trasportare il gas. Una proposta è quella di costruire un gasdotto<br />
dal mare di Sittwe fino a Gaya nel Bihar per connetterlo al gasdotto Hazira-Bijaipur-<br />
Jagdishpur-Haldia e per assicurarne la costruzione, l’esercito birmano alla fine del 2004<br />
ha condotto una grande operazione per ripulire la remota regione di Karen da<strong>gli</strong> insorgenti<br />
e ribelli, provenienti dal nord-est dell’India, che vi si erano rifugiati.<br />
Questo gasdotto potrebbe stimolare lo sviluppo economico dell’agitato nordest<br />
indiano, che è connesso al resto del paese da uno strettissimo corridoio che separa<br />
Bhutan e Bangladesh. Una regione che New Delhi ha difficoltà a estrarre dal circolo<br />
vizioso nel quale si dibatte e che alimenta sfiducia e ribellione popolare che forze<br />
esterne – fu Mao Zedong ad armare la guerrilla naga e mizo in India – sfruttano per<br />
creare disturbi e violenza che impauriscono i potenziali investitori privati. La deci-