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L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

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L’India e il resto dell’Asia<br />

il Pakistan non aveva permesso (Pant, 2008: 117-18), e ha aperto due consolati a<br />

Zahedan e a Bandar Abbass che le permettono di monitorare il traffico marittimo sul<br />

Golfo Persico e attraverso lo Stretto di Hormuz.<br />

L’India ha costruito, in Afghanistan la strada Zaranj-Delaram che facilita il<br />

commercio con l’Iran e si collega a quella che procede verso Herat e Maza-e-Sharif<br />

da dove si può entrare in Asia centrale; sta sviluppando il porto iraniano di Chabahar<br />

– collocato nel Golfo di Oman, è una base avanzata <strong>della</strong> marina iraniana, vicinissimo<br />

al porto pakistano di Gwadar che è anche un’importante base cinese – collegato<br />

alla rete ferroviaria iraniana, che a sua volta è collegata all’Asia centrale e<br />

all’Europa, e che eventualmente potrebbe servire per esportare petrolio e gas iraniano.<br />

L’India ha, inoltre, un accordo (1997) con l’Iran per facilitare il transito di merci<br />

indiane dirette al Turkmenistan; sta cooperando con l’Iran e la Russia per la realizzazione<br />

del “North-South International Transport Corridor” che le permetterebbe di<br />

muovere merci fino alla Russia e al nord Europa più rapidamente e a minor costo<br />

rispetto alla via marittima, escludendo completamente il Pakistan.<br />

L’Iran è, importante per la sicurezza energetica indiana nel lungo periodo, ma il<br />

suo programma nucleare rappresenta un problema. New Delhi accetta che Teheran<br />

abbia diritto all’uso pacifico dell’energia nucleare, ma certamente vorrebbe evitare<br />

che <strong>altri</strong> paesi <strong>della</strong> regione facessero lo stesso. Per questo, continua a sostenere il<br />

diritto iraniano al nucleare civile e insiste che le sanzioni non sono lo strumento mi<strong>gli</strong>ore<br />

per convincere Teheran a smantellare il suo programma clandestino.<br />

L’interesse indiano ad approfondire i rapporti con Teheran è dovuto sia alla necessità<br />

di proteggere l’importazione energetica – il 15% di quella petrolifera viene<br />

dall’Iran, percentuale che è destinata ad aumentare insieme a quella di gas, settore<br />

nel quale ha fatto de<strong>gli</strong> investimenti – e sia all’aiuto che Teheran potrebbe dare in<br />

Afghanistan. Tuttavia, quest’interesse si scontra con quello di salvaguardare i rapporti<br />

con l’Occidente, principalmente con Washington e con Israele che, come fornitore<br />

di armi e di tecnologie, è un partner non meno importante, per cui New Delhi ha<br />

votato due volte contro Teheran nell’IAEA. Nonostante tutto, però, finora Teheran<br />

non ha reagito duramente a queste prese di posizione e i due paesi continuano a cooperare<br />

e commerciare come prima.<br />

L’Iran è il secondo fornitore di greggio all’India dove ne esporta quasi mezzo<br />

milione di barili al giorno e l’India è uno dei maggiori investitori nel gas e nel petrolio<br />

iraniano. Alla fine del 2010, l’esportazione di petrolio iraniano all’India – valore<br />

annuo pari a $12 miliardi – è stata interrotta dopo che la RBI ha rifiutato le transazioni<br />

con l’Iran eseguite tramite l’Asian Clearing Union. Malgrado entrambi i paesi<br />

siano interessati ad ampliare il commercio di crudo, le quantità scambiate stentano<br />

ad aumentare 10 . A un’impresa indiana sono stati concessi il 20% dei diritti per lo<br />

sviluppo del maggiore deposito petrolifero on shore, Yadavaran, operato dalla compagnia<br />

di stato cinese e 100% dei diritti del deposito petrolifero di Juefeir.<br />

La relazione dell’India con l’Iran non è dovuta, però, esclusivamente alla ricerca<br />

di risorse energetiche, ma anche all’aspirazione <strong>della</strong> prima a diventare una grande<br />

potenza e a espandere la propria influenza in Asia centrale. Non sarà, però, facile per<br />

10 Questo potrebbe in parte dipendere da<strong>gli</strong> importanti contratti per petrolio e gas che New<br />

Delhi sta stipulando con stati arabi che, come l’Arabia Saudita, si oppongono all’Iran. Ma<br />

Pant (2008: 128) fa anche notare che “finora vi è scarsa evidenza che l’Iran possa essere<br />

un partner affidabile per la sicurezza energetica dell’India”.<br />

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