14.06.2013 Views

L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’India e il resto dell’Asia<br />

stimenti e aiuti diretti principalmente al “sociale” 3 , essendo fortemente interessata a<br />

che il paese resti sovrano, unito, stabile e senza troppe influenze esterne, particolarmente<br />

quella pakistana. La presenza delle truppe NATO in Afghanistan non ha eliminato<br />

la minaccia talebana, Al-Qaida e il traffico di droghe, ma ha invece reso impossibile<br />

ricreare il precedente stato afghano dominato dai pashtun e ha messo a dura<br />

prova il nazionalismo indiano. Poiché senza un diretto coinvolgimento nella sicurezza<br />

le restava difficile influenzare il corso de<strong>gli</strong> eventi in quel paese, dal 2008<br />

l’India ha cominciato a condividere con l’Afghanistan l’esperienza nella lotta<br />

all’insurrezione, ad addestrare i piloti afghani e a mantenere la flotta di elicotteri,<br />

tutte cose che si sospetta abbiano contribuito all’attacco suicida lanciato contro<br />

l’ambasciata indiana a Kabul a lu<strong>gli</strong>o 2008. Mosca potrebbe cooperare nel consolidamento<br />

<strong>della</strong> posizione indiana in Afghanistan, ma ha già intensificato i legami<br />

strategici con la Cina per rafforzare la sicurezza petrolifera e contrastare l’influenza<br />

americana, per cui New Delhi deve far fronte da sola ai nuovi <strong>equilibri</strong> di potere che<br />

si stanno delineando nella regione.<br />

Con l’approssimarsi <strong>della</strong> partenza delle forze NATO, New Delhi guarda a Teheran<br />

come un potenziale alleato nel tentativo di evitare che a Kabul prevalga l’influenza<br />

pakistana. Durante la guerra civile in Afghanistan l’Iran appoggiò <strong>gli</strong> hazari, che sono<br />

sciiti, contro i talebani pasthuni che invece sono sunniti ed erano, e sono, aiutati dai<br />

pakistani 4 e da una parte dell’establishment saudita. A sua volta, l’India finanziò i “signori<br />

<strong>della</strong> guerra” uzbechi e tagiki. Ora New Delhi sembra interessata a formare<br />

un’alleanza dei gruppi non pashtuni per bloccare le ambizioni pakistane. E poiché il<br />

Pakistan non permette a<strong>gli</strong> aiuti indiani di passare attraverso il proprio territorio, questi<br />

devono passare per l’Iran con il quale l’India deve, quindi, mantenere buone relazioni.<br />

Ad ogni modo, i rapporti dell’India con l’Asia centrale dipendono dalla risoluzione<br />

<strong>della</strong> crisi afghana senza la quale non possono mi<strong>gli</strong>orare.<br />

New Delhi è un importante partner commerciale e il principale donatore regionale<br />

(e il quinto internazionale), ma anche Beijing “sta investendo risorse rilevanti nel<br />

paese e ha il vantaggio di non sollevare scomode questioni di diritti umani e democrazia.<br />

…: New Delhi ha investito circa 1 miliardo e mezzo di dollari nel paese, con<br />

progetti che spaziano dalla sanità alla rete elettrica nella capitale alla costruzione di<br />

strade, da attività di capacity building istituzionale e di formazione del personale a<br />

iniziative di forte impatto simbolico, come la costruzione dell’edificio, non ancora<br />

completato, che ospiterà il nuovo Parlamento afgano. Un ottimo esempio, questo,<br />

del soft power indiano… Ma il presidente afgano non può neppure ignorare il vicino<br />

pakistano, la cui collaborazione è essenziale per garantire al Paese stabilità e per fare<br />

in modo che un eventuale accordo con <strong>gli</strong> insorti sia sostenibile. Insomma, è impos-<br />

3 Con la costruzione del nuovo elettrodotto che collega l’Uzbekistan con Kabul, attraversando<br />

il passo Salang a quasi 4.000 metri, l’India ha assicurato alla capitale sette ore giornaliere<br />

di elettricità. Al confine tra Afghanistan e Pakistan, zona a forte instabilità, l’India<br />

ha investito in piccoli progetti locali di sviluppo che offrono servizi sanitari e alimentari<br />

di grande qualità.<br />

4 Secondo un ex ambasciatore del regime talebano “l’albero talebano morirebbe se il Pakistan<br />

smettesse d’innaffiarlo”. “Fino a quando il Pakistan garantisce, continua Ron Moreau<br />

(Newsweek, spesial issue 2011: 56-57), rifugio sicuro ai guerri<strong>gli</strong>eri afghani, permettendo<br />

loro di complottare, riposarsi e rifornirsi, questi non posono essere sconfitti…Islamabad<br />

ha il potere di vita e di morte su di loro e loro lo sanno”.<br />

209

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!