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L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />

Per questo, solo ipotizzare uno stretto partenariato tra i due paesi, o un’entità<br />

come “Cindia”, significa non capire fino in fondo la complessità dei loro rapporti 29 .<br />

Infatti, se per l’India la Cina è un soggetto costantemente e aspramente discusso, per<br />

la Cina l’India non costituisce affatto un problema attuale e importante, anche se,<br />

come suggerisce Kaplan (2009: 21), Beijing vorrebbe risolvere al più presto possibile<br />

la questione di Taiwan, proprio per poter poi concentrare tutte le risorse navali<br />

sull’Oceano Indiano 30 e quelle di terra a nord e a sud.<br />

Intrattenere vitali e proficui scambi commerciali tende anche a limitare, almeno<br />

nel breve periodo, <strong>gli</strong> attriti fra i due stati in funzione di interessi superiori che entrambi<br />

condividono (lo sviluppo economico, la stabilità finanziaria, il “consolidamento”<br />

interno e delle relazioni estere) (Vaghi, 2009: 9). Infatti, Beijing, anche dopo<br />

il recente riavvicinamento dell’India a<strong>gli</strong> USA, che certamente non ha gradito, ha<br />

continuato ad accelerare <strong>gli</strong> sforzi per risolvere le vecchie dispute territoriali. La cooperazione<br />

economica fra i due continua, però, a essere segnata dalla persistente sfiducia<br />

strategica. Nonostante che la loro complementarietà economica – la Cina domina<br />

nel manifatturiero mentre l’India nei servizi e nell’IT – abbia reso possibile<br />

una serie di alleanze di convenienza – particolarmente per resistere alle pressioni dei<br />

paesi ricchi perché accettassero limiti fissi alle emissioni di carbonio – tra i due giganti<br />

permane una feroce rivalità, anche economica, che contagia le rispettive aggressive<br />

diplomazie regionali. Intanto stanno crescendo anche le spinte verso una<br />

maggiore integrazione economica tra India, Cina e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong> paesi del sud-est asiatico.<br />

Il Forum BCIM (Bangladesh, Cina, India e Myanmar) 31 non sembra, però, aver funzionato,<br />

per cui per aumentare <strong>gli</strong> scambi è necessario trovare altre strade e <strong>altri</strong> accordi<br />

(Caldirola, 2010: 9).<br />

Nonostante i mutui sospetti restino – vedi la notevole opposizione cinese<br />

all’accordo nucleare USA-India e la preoccupazione indiana per le attività cinesi<br />

nell’Oceano Indiano – il ruolo maggiore che i due paesi stanno assumendo sulla<br />

29 Creata dallo studioso Jairam Ramesh (Making Sense of Chindia. Reflections on China<br />

and India, New Delhi, India Research Press, 2006) per ridimensionare le molte paure che<br />

determinano l’atteggiamento indiano verso la Cina, Cindia, presentata come il nuovo protagonista<br />

dell’arena globale, è un errore perché “presuppone troppo nel definire il futuro”,<br />

ma anche troppo poco, dato che “la realtà <strong>geopolitica</strong> e geoeconomica che l’“Occidente”<br />

avrà di fronte a sé fra pochi anni non sarà la comunità di Cindia, ma quella di un Grande<br />

Far East… lo spazio economico più grande e con più potenzialità di crescita, ... il nuovo<br />

centro di gravità globale” (Landi, 2007: 178 e 13-14). L’illusione <strong>della</strong> nascita di Cindia<br />

si è sgonfiata rapidamente e non solo a causa delle tensioni che a partire dall’estate 2009<br />

si sono riacutizzate lungo la linea che separa i due paesi, ma perché “il rapporto speciale<br />

tra Pakistan e Cina e l’ostinata rivalità tra India e Pakistan fanno delle tensioni tra Pechino<br />

e Delhi uno dei nodi cruciali <strong>della</strong> <strong>geopolitica</strong> mondiale” e il loro scontro “si svolge ormai<br />

in tutta l’Asia” (Natale, 2009: 170).<br />

30 L’India ha esteso la propria presenza navale dal Canale di Mozambico al Mar Cinese<br />

Meridionale, creato basi navali d’addestramento e posti d’ascolto in Madagascar, Maurizio<br />

e Seicelle e stabilito rapporti militari con questi paesi proprio per contrastarvi l’attività<br />

militare cinese.<br />

31 Creato ad agosto del 1999 a Kunmimg, nello Yunnan, sulla scia <strong>della</strong> cosiddetta Kunming<br />

Iniziative, il Forum BCIM si è riunito ogni anno dal 2000 al 2007, per poi smettere,<br />

soprattutto a causa dell’opposizione indiana alla creazione di un organismo permanente.<br />

Nel 2008 e nel 2009 al Forum BCIM si sono sostituite due conferenze a Kunming e Calcutta<br />

sulla possibile creazione di un corridoio tra le due città (Caldirola, 2010: 8).

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