L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
168<br />
L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />
Per questo, solo ipotizzare uno stretto partenariato tra i due paesi, o un’entità<br />
come “Cindia”, significa non capire fino in fondo la complessità dei loro rapporti 29 .<br />
Infatti, se per l’India la Cina è un soggetto costantemente e aspramente discusso, per<br />
la Cina l’India non costituisce affatto un problema attuale e importante, anche se,<br />
come suggerisce Kaplan (2009: 21), Beijing vorrebbe risolvere al più presto possibile<br />
la questione di Taiwan, proprio per poter poi concentrare tutte le risorse navali<br />
sull’Oceano Indiano 30 e quelle di terra a nord e a sud.<br />
Intrattenere vitali e proficui scambi commerciali tende anche a limitare, almeno<br />
nel breve periodo, <strong>gli</strong> attriti fra i due stati in funzione di interessi superiori che entrambi<br />
condividono (lo sviluppo economico, la stabilità finanziaria, il “consolidamento”<br />
interno e delle relazioni estere) (Vaghi, 2009: 9). Infatti, Beijing, anche dopo<br />
il recente riavvicinamento dell’India a<strong>gli</strong> USA, che certamente non ha gradito, ha<br />
continuato ad accelerare <strong>gli</strong> sforzi per risolvere le vecchie dispute territoriali. La cooperazione<br />
economica fra i due continua, però, a essere segnata dalla persistente sfiducia<br />
strategica. Nonostante che la loro complementarietà economica – la Cina domina<br />
nel manifatturiero mentre l’India nei servizi e nell’IT – abbia reso possibile<br />
una serie di alleanze di convenienza – particolarmente per resistere alle pressioni dei<br />
paesi ricchi perché accettassero limiti fissi alle emissioni di carbonio – tra i due giganti<br />
permane una feroce rivalità, anche economica, che contagia le rispettive aggressive<br />
diplomazie regionali. Intanto stanno crescendo anche le spinte verso una<br />
maggiore integrazione economica tra India, Cina e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong> paesi del sud-est asiatico.<br />
Il Forum BCIM (Bangladesh, Cina, India e Myanmar) 31 non sembra, però, aver funzionato,<br />
per cui per aumentare <strong>gli</strong> scambi è necessario trovare altre strade e <strong>altri</strong> accordi<br />
(Caldirola, 2010: 9).<br />
Nonostante i mutui sospetti restino – vedi la notevole opposizione cinese<br />
all’accordo nucleare USA-India e la preoccupazione indiana per le attività cinesi<br />
nell’Oceano Indiano – il ruolo maggiore che i due paesi stanno assumendo sulla<br />
29 Creata dallo studioso Jairam Ramesh (Making Sense of Chindia. Reflections on China<br />
and India, New Delhi, India Research Press, 2006) per ridimensionare le molte paure che<br />
determinano l’atteggiamento indiano verso la Cina, Cindia, presentata come il nuovo protagonista<br />
dell’arena globale, è un errore perché “presuppone troppo nel definire il futuro”,<br />
ma anche troppo poco, dato che “la realtà <strong>geopolitica</strong> e geoeconomica che l’“Occidente”<br />
avrà di fronte a sé fra pochi anni non sarà la comunità di Cindia, ma quella di un Grande<br />
Far East… lo spazio economico più grande e con più potenzialità di crescita, ... il nuovo<br />
centro di gravità globale” (Landi, 2007: 178 e 13-14). L’illusione <strong>della</strong> nascita di Cindia<br />
si è sgonfiata rapidamente e non solo a causa delle tensioni che a partire dall’estate 2009<br />
si sono riacutizzate lungo la linea che separa i due paesi, ma perché “il rapporto speciale<br />
tra Pakistan e Cina e l’ostinata rivalità tra India e Pakistan fanno delle tensioni tra Pechino<br />
e Delhi uno dei nodi cruciali <strong>della</strong> <strong>geopolitica</strong> mondiale” e il loro scontro “si svolge ormai<br />
in tutta l’Asia” (Natale, 2009: 170).<br />
30 L’India ha esteso la propria presenza navale dal Canale di Mozambico al Mar Cinese<br />
Meridionale, creato basi navali d’addestramento e posti d’ascolto in Madagascar, Maurizio<br />
e Seicelle e stabilito rapporti militari con questi paesi proprio per contrastarvi l’attività<br />
militare cinese.<br />
31 Creato ad agosto del 1999 a Kunmimg, nello Yunnan, sulla scia <strong>della</strong> cosiddetta Kunming<br />
Iniziative, il Forum BCIM si è riunito ogni anno dal 2000 al 2007, per poi smettere,<br />
soprattutto a causa dell’opposizione indiana alla creazione di un organismo permanente.<br />
Nel 2008 e nel 2009 al Forum BCIM si sono sostituite due conferenze a Kunming e Calcutta<br />
sulla possibile creazione di un corridoio tra le due città (Caldirola, 2010: 8).